L’obiettivo è di valorizzare l’importante patrimonio della famiglia Bettini-Prosperi non solo in senso economico ma, soprattutto, sotto il profilo storico, culturale, filologico, ambiti che avevano caratterizzato il dott. Armando Bettini (Macerata 1883-Recanati 1974). Di professione medico condotto, attività che svolse per oltre un cinquantennio, nella sua vita ha ricoperto molte cariche importanti tra cui direttore dell’ex Ospedale Santa Lucia, consigliere della Cassa di Risparmio, presidente dell’Associazione di Pubblica Assistenza, Consigliere della Croce Rossa locale. Viene ricordato soprattutto come storico di vocazione, autore di importanti pubblicazioni di storia recanatese, collezionista filatelico ed esperto numismatico. Su volere della Figlia Laura, dopo aver scelto 5 persone testamentarie, è stato affidato al sig. Antonio Baleani l’iter burocratico e legale relativo alla costituzione della Fondazione Bettini istituita il 24 marzo 2021.
Il palazzo settecentesco ha uno schema a ferro di cavallo e si erge sulle torri dell’antica cinta muraria. Il giardino a due livelli comprende un ninfeo, scenario straordinario per eventi e incontri, che si affaccia sul panorama dei Monti Sibillini dove assaporare magici tramonti. L’interno presenta uno scalone luminoso con decorazioni in stucco e busti in gesso che rappresentano le quattro stagioni. I piani conservano pavimenti in cotto, porte decorate e soffitti con dipinti del pittore locale Alessandro Marazzotti. Eseguiti nel 1784 con il tipico ornato dello stile Neoclassico, caratterizzato da una ripresa dei motivi ornamentali e figurativi dell’antichità classica greco-romana, mostrano una certa geometria delle forme. Gli eleganti motivi a grottesca ricchi di festoni, nastri, cammei e temi mitologici vengono piegati ad una raffigurazione simmetrica che dona rigore e ordine. Molto interessanti e curiose la sala dell’emeroteca e la stanza dei giocattoli eseguiti dagli artigiani recanatesi.
Coincidenza vuole che la dimora del dott. Bettini si trovi in Via Giovanni Falleroni 67, dedicata al politico e patriota repubblicano celebre per il suo “Non giuro!”, anch’esso medico condotto a Recanati (1861).
La Casa-Museo non ancora aperta al pubblico, ma lo sarà a breve, ospiterà inoltre il Museo della Fotografia con materiale proveniente dai fotografi storici recanatesi tra cui i Baleani, i Buschi e il prezioso archivio di Walter Mandolini.
-Nikla Cingolani
1 commento
Proprio interessante avere a disposizione questa raccolta eterogenea, che racconta Recanati e i recanatesi di una volta. Comunque è sempre e solo grazie ai privati che si conosce sempre più la storia della nostra città.