Che la giunta Michelini fosse composta da persone con forte personalità ed uno spiccato senso dell’ego era cosa nota e risaputa. Un sindaco che ha iniziato fin da subito a comunicare in terza persona singolare, in attesa forse a metà consiliatura di passare alla prima persona plurale, piuttosto che le uscite flash di alcuni assessori che ripetono, stancamente, l’avvio di opere pubbliche ormai forse da riprogettare, sono la fulgida rappresentazione di come alla cittadinanza venga rappresentato il nulla sotto forma di una operosità che fa concorrenza a quella che fino ad oggi veniva rappresentata dal fare delle API. Solo che le API producono il miele. Un prodotto visibile e commestibile. Di grande valore alimentare, energetico e commerciale. Un prodotto realizzato con il loro impegno e la loro fatica.
Questa giunta invece, grazie ad una congiunzione astrale particolarmente favorevole, ha beneficiato di un impegno non suo per gestire un evento la cui importanza e risonanza travalica i confini urbani ed ha proiettato la città in una dimensione nazionale. Ma anche in questo, quando si è trattato di metterci del proprio, la vanità personale è riuscita a creare un piccolo incidente diplomatico con il rappresentante provinciale. Ma stante i soggetti in campo è il minimo che potesse capitare. E che le parole corrano più veloci delle opere lo dimostrano tutti i ritardi accumulati su tutto quanto annunciato e che ancora non è fruibile.
Certo la città pullula di eventi. Ma quanti di questi sono quelli progettati dalla giunta e quanti invece quelli proposti da privati, a cui è stato garantito il ripiano di eventuale mancato raggiungimento dell’incasso previsto? Ecco sono tante le domande che a fronte di questo martellamento di bollettini del futuro, forse ancor meno attendibili del bollettino meteorologico di una volta, vengono in mente ma che non meritano neanche di essere poste stante quella che è la pandemia che colpisce tutti coloro che fissano il loro domicilio pro tempore a palazzo Volpini.
Una pandemia generata dal virus dell’ARROGANZA DEL POTERE. Quell’arroganza che si alimenta con l’esaltazione del proprio ego e che fa ritenere che essere riusciti a sedersi su quella poltrona stia a significare di essere l’espressione del meglio che può rappresentare la città. Così certamente non è ed è del tutto inutile cercare di argomentarne il perché. E la prova provata la si trova nell’ultima comunicazione del sindaco relativa alla nuova isola ecologica là dove, già scrivendo in prima persona plurale, si legge: ”EDUCANDO IL CITTADINO UTENTE”. Una frase che racchiude tutta intera l’essenza del rispetto che si ha del cittadino che, in quanto utente (cioè costretto ad utilizzare un servizio imposto) deve essere educato ad usufruire di quel servizio perché, evidentemente, il servizio stesso non soddisfa quelle che sono le esigenze del cittadino ma semplicemente le esigenze di chi eroga quel servizio.
EDUCARE IL CITTADINO non rientra tra i compiti di una giunta comunale. Il compito di una giunta comunale è quello di soddisfare le esigenze dei cittadini. Se si ritiene di dover educare, ricorrendo ancora ad una terminologia vetero comunista, significa che quel tipo di servizio non soddisfa le esigenze del cittadino. Cittadino che paga il servizio erogato e che, come è noto, non può essere in deficit. Forse meglio sarebbe se il sindaco, titolare anche della delega alla Polizia Urbana, oltre che ad educare il cittadino, rivolgesse qualche attenzione alla prassi vigente per cui un agente comandato ad un servizio, anche se richiesto di intervenire perchè in loco esiste una situazione non regolare, può tranquillamente rifiutarsi perché il fatto non rientra tra i compiti del servizio assegnatogli. Per cui, oggi, se ad un cittadino viene contestato un illecito da parte di un agente della municipale, comandato ad altro servizio, questo cittadino ha ben diritto ad iscriversi al club degli iellati.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati, 4 agosto 2022
1 commento
I comunisti sono così ….. appena hanno un pò di potere, invece di amministrare, vogliono EDUCARE i cittadini. Il loro sogno è EDUCARE come si fa in Cina!!