E’ stato infatti l’orto del Colle dell’Infinito a dare le emozioni finali, ambiente suggestivo anche senza ulteriori contenuti, ma ieri sera il recital di un grandissimo Fabrizio Gifuni ha aggiunto ulteriore qualità a beneficio di quanti hanno assistito all’evento che ha messo insieme testi di Pierpaolo Pasolini e di Giacomo Leopardi. «Ho immaginato – ha commentato Gifuni-  cinque Pensieri di Giacomo Leopardi, più un brano tratto dal Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani, intrecciati a quattro capitoli di Ragazzi di vita – romanzo d’esordio di Pier Paolo Pasolini – e ad alcuni versi del poeta friulano.

Pensieri sulla violenza, la morte, il coraggio, il cinismo degli italiani e persino il tema delle ricorrenze (quest’anno quella dei 100 anni dalla nascita di Pasolini) ‘con-suonano’ in un unico concertato sulla passione civile che lega il più grande poeta dell’800 italiano ad una delle voci più eclettiche e autorevoli del nostro ‘900. Dando vita, davvero, a un piacere infinito del pensiero».

recital Gifuni – pubblico

Celebrazioni per il 224esimo anniversario della nascita di Giacomo Leopardi in archivio, un bilancio positivo per i promotori, il Centro nazionale di studi leopardiani del presidente Fabio Corvatta, con la collaborazione del Comune di Recanati – c’erano il sindaco Antonio Bravi e l’assessore Rita Soccio – e della Fondazione Ente Ville Vesuviane.
Celebrazioni giocate tra passato e futuro, tra il premio alla memoria a Franco Foschi – la cui storia è stata tratteggiata dalla contessa Olimpia Leopardi, da Andrea Angeli, da Fabiana Cacciapuoti ed ovviamente dal presidente del Cnsl Fabio Corvatta – e il premio agli studenti vincitori della sesta edizione del premio Leopardi dedicato alle scuole con Benedetta Tani, del liceo di Faenza, grande protagonista.

Mancavano le ginestre, un problema legato alla siccità, ma gli ingredienti centrali, le emozioni e il fascino delle parole c’erano tutti. C’erano i luoghi, le persone, i rappresentanti delle famiglie Leopardi e Foschi, gli ex parlamentari Paolo Guerrini e Alessandro Forlani. C’era, e c’è, l’impegno civile: quello di chi si è speso per dare un senso di Infinito al mondo e quello di quanti si impegnano per portare ancora nel mondo un messaggio .

 

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