La Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto è lieta di comunicare che è stata accolta la richiesta inoltrata tempo fa dalla stessa alle Ferrovie dello Stato Italiane e al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, affinché fossero incrementate le fermate estive dei treni a lunga percorrenza, sia in direzione sud che in direzione nord, presso la Stazione di Loreto.

Operative dal 12 giugno fino al 11 settembre 2022, si tratta anzitutto di due fermate giornaliere, quella delle 12:39 (partenza 12:41) effettuata dal treno IC 605 sulla tratta Milano Centrale/Lecce e quella delle 16:18 (partenza 16:20) effettuata dal treno IC 612 sulla tratta Lecce/Milano Centrale.

Alle suddette si aggiungono altre due nel fine settimana: il sabato il treno IC 1545 fermerà a Loreto alle 15:12 (partenza alle 15:14) lungo la tratta Milano Centrale/Lecce, mentre la domenica il treno IC 1546 fermerà alle ore 15:48 (partenza alle 15:51) lungo la tratta Lecce/Milano Centrale.

 

Appresa con soddisfazione la decisione di ampliare l’offerta di Loreto come stazione di sosta e partenza per i tanti che utilizzano il treno come mezzo di trasporto, il Delegato Pontificio di Loreto, S.E. Mons. Fabio Dal Cin ringrazia “anzitutto Ferrovie e Ministero per aver investito sulla mobilità ferroviaria, garantendo l’attivazione di questo servizio, il cui valore oggi è ancor maggiore, in considerazione degli aumenti dei costi di carburante.”  Una tale decisione”, sottolinea l’Arcivescovo, “rappresenta un’opportunità importante per rendere più facilmente raggiungibile questo mirabile comprensorio turistico che ha nella riviera del Conero e in Loreto le sue eccellenze naturalistiche e storico-artistiche. Auspico vivamente che tutte le istituzioni (il Comune di Loreto, i Comuni limitrofi, gli altri Enti locali e la Regione Marche), insieme alle Associazioni di Categoria, non perdano questa importante occasione offerta dalle Ferrovie dello Stato Italiane, valorizzandola e promuovendola, ciascuna secondo le proprie possibilità e competenze. Tali offerte favoriscono infatti la mobilità e ampliano la rete di collegamento nazionale. Inoltre, gli organi competenti del Ministero e delle Ferrovie stanno valutando la possibilità d’inserire la fermata a Loreto di due coppie di Intercity Roma-Ancona. Mi auguro che tutte le Istituzioni contribuiscano a chiedere fin da subito che le fermate presso la Stazione di Loreto, inserite per ora solo nei mesi estivi, vengano confermate per l’intero anno.”

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13 commenti

  1. Ma da quando in qua la Delegazione pontificia si sente in dovere di sollecitare le fermate dei treni alla stazione di Loreto ?

    • Pifferaio odontotecnico on

      Semplicemente da quando dopo diversi anni di lassismo delle amministrazioni precedenti si è resa conto che riguardo le infrastrutture che potrebbero facilitare l’afflusso di visitatori la cittadina era carente e poco attrattiva tanto da scoraggiare eventuali turisti di lungo raggio.si aspettava il muezzin del ponte a quest’ora al posto dell’edificio in se ( e dico pure dell’ospedale) due belle rotatorie e passa la paura…
      Dal Cin – muezzin 2-0 ( dopo l’impegno del maestro Muti)

  2. Guglielmo Papa on

    Siamo arrivati al colmo: il capo dei pontifici che interviene per la sua soddisfazione circa le fermate dei treni, che poi sono quelli a lunga percorrenza e non certo quelli che servono ai pendolari (perchè anche d’estate c’è chi lavora e studia altrove, tutti i giorni). E’ proprio vero che Loreto è una colonia vaticana e le autorità (?) civili dello Stato italiano sono semplicemente dei figuranti o, forse meglio, dei vassalli.
    Visto che le cose stanno così, perchè il capo dei pontifici non si occupa anche delle condizioni delle strade, dello stato di degrado del verde pubblico (in viale Marche, a Villa Costantina…), dell’abbandono delle strade (Villa Musone da tutti i lati), della praticamente assenza ormai dei servizi sanitari, dell’inspiegabile (fino a un certo punto…) blocco del cantiere per le scuole di via Marconi (a chi paga l’affitto lo Stato italiano?), dell’indecente sistema di raccolta dei rifiuti.
    “Libero Stato in libera Chiesa” a Loreto è un principio SCONOSCIUTO.

    P.S. – Capisco l’ansia da… miracolo, ma ci spiega il capo dei pontifici come fa a far fermare a Loreto i treni che da Ancona portano a Roma?

  3. Pifferaio odontotecnico on

    Qualcuno ha pretese che lo stato pontificio si accolli pure la manutenzione delle strade ,spazi verdi ,edifici comunali etc etc…anziché ringraziare il poco che fa monsignor Dal Cin lo si critica pure!!! Roba da pazzi!! I famosi 3 milioni di presenze decantati dal muezzin non arrivano sicuramente per visitare la fabbrica di pipe della raganella o l’acquedotto Romano,d’altronde nel momento in cui l’ateismo e il bolscevismo becero si è instillato nelle menti di qualcuno è difficile farli ragionare.

    • Guglielmo Papa on

      Oronto a baciare l’anello e la sacra pantofola, eh! Mentalità da medioevo, altro che ateismo e bolscevismo. A proposito: un’occhiatella alla Costituzione della Repubblica italiana, in particolare all’articolo 7, la vogliamo dare?

      • Pifferaio odontotecnico on

        Puoi guardare tutti gli articoli costituzionali che vuoi, le chiacchere stanno a zero,Loreto ,tolta la chiesa non ha altro su cui fare leva da 800 anni a questa parte visto che gente più acuta e sicuramente dal posto fisso alla Zalone ha affossato l’industria e l’agricoltura,quindi o così o pomi’ o posto fisso per poter ciacolare comodi senza lo stress del domani.

  4. Non capisco perché prendersela con il vescovo . Se si fanno delle buone cose, ben vengano, qualunque sia la persona che le ottiene. Ora chiedo al Vescovo di spingersi un po’ più oltre: chiedere che ci siano treni anche in tarda serata che collegano Ancona con Loreto, non solo fino al venerdì, ma anche nel fine settimana.

    • Concordo, meno male che ogni tanto qualcuno ha qualche buona idea e cerca di metterla in pratica. E visto che si parla di trasporto pubblico, qualcuno invochi dei collegamenti anche domenicali tra Recanati, Loreto e Porto recanati. I ragazzi del Campus Infinito o altri turisti di Recanati se ne gioverebbe molto. Inutile predicare contro le auto private e poi non fornire collegamenti.

  5. “Osanna! Osanna! Osanna!” cantano i baciapile in consiglio comunale e fuori, stando ben attenti a non “svegliare” sindaco e giunta, che con questa vicenda e con certi commenti alla stessa, fanno una figura da poverini, privi di qualsiasi idea. Inadeguati. A casa!

  6. Ma quali baciapile? anche volendo fare un discorso semplicemente e laicamente turistico ed economico, la fermata di treni a lunga percorrenza tra Loreto e Milano è di una comodità estrema anche per i cittadini di Recanati, Porto Recanati, Montefano. L’automobile si lascia tranquillamente a Loreto, mentre in Ancona non è così, e non si ingolfano le autostrade e la circolazione a Milano. E se invece vogliamo fare un discorso di turismo religioso, avete presente come lo stato francese (laico quant’altri mai) promuove Lourdes?

    • Guglielmo Papa on

      Turismo religioso? A beneficio di chi? I bus arrivano, scaricano e dopo due-tre ore ricaricano per.. altri orizzonti! E poi, “laicamente”, ci si rende conto della limitatezza della iniziativa, destinata a uno pseudo-movimento di visitatori-pellegrini? Piuttosto al traffico dei pendolari, magari quelli che devono andare oltre Ancona, non ci pensa nessuno, tanto meno il capo dei pontifici che guarda ad altre… finalità. Quanto al “parcheggiare” alla stazione di Loreto, occorre un po’ di fantasia per capirne la comodità, specialmente quando la stagione meteorologica comincia a essere meno favorevole all’uso di bicicletta o ciclomotore.

      P.S. – “Pifferaio odontotecnico”, sa spiegare l’inattività del cantiere (mai aperto, in verità) per le scuole Marconi? Non pensa, da cittadino che presumo paghi le tasse comunali e statali, che si abbia diritto a qualche chiarimento in proposito? O dobbiamo attendere la magistratura?

  7. Pifferaio odontotecnico on

    Perfetto cosa dice anonimo delle 9;16….ma sai,vallo a spiegare a gente priva di cultura basilare e forse anche catapultata da altri contesti geografici che i Viet Cong non ci sono più e che sostituire fisicamente un luogo di culto e cultura con magari una fabbrica di pneumatici dove issare bandiere con disegnati su attrezzi da fabbro e da lavoratore dei campi,non è redditizio come costoro pensano ( anche ammettendo che gli si tagli l’erba di fronte casa e gli si metta a posto la tanto amata scuola Marconi) .

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