Musi lunghi a Palazzo per la sfilata in piazza Leopardi delle concorrenti alla fascia di Miss Reginetta d’Italia.  Alcuni amministratori comunali, più che il sindaco Antonio Bravi, non erano tanto convinti nel sostenere simili iniziative che mettono al centro dell’evento il corpo femminile. Tant’è che si sarebbe giunti ad un classico compromesso all’italiana decidendo che la sfilata delle giovani modelle avvenisse in piazza, in prossimità dei tavoli esterni del “Caffe di Piazza Leopardi”, e non, come chiesto dagli organizzatori, gli artigiani delle “Piazzette”, sul grande palco allestito sotto il Palazzo municipale che ospita nel periodo estivo tutti gli spettacoli in calendario. In forse, sino alla fine, sempre per le stesse resistenze anche il patrocinio del Comune alla manifestazione, che poi alla fine è stato concesso, pur con qualche mal di pancia. Questa collaborazione poco entusiasta del Comune all’evento ha comportato anche che gli organizzatori non potessero godere neanche del service, ripiegando sui propri più che modesti mezzi. Alla fine lo spettacolo delle ragazze in passerella si è svolto comunque riscuotendo un notevole successo di pubblico. È stato il sindaco Antonio Bravi, a premiare Giada Imperio, 21 anni, di Fabriano, studentessa in un corso per estetica, vincitrice della fascia di “Miss Caffè Piazza Leopardi”.  Dietro a lei si sono classificate al 2° posto Vittoria Melonaro, 17 anni, di Porto Potenza Picena, estetista, al 3° posto la recanatese Martina Edificante, 18 anni, studentessa di informatica e al 4° posto Luna Marchetti, 23 anni, di Fano, laureata in Lettere Moderne.

 

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6 commenti

  1. Se l’Amministrazione recanatese versava in così gravi ambasce, sarebbe bastato chiedere preventivamente alle ragazze che hanno partecipato se la loro era una libera scelta o, invece, un’imposizione da parte di terzi.
    Una volta appurato che, verosimilmente al 100%, la risposta sarebbe stata convintamente e gioiosamente la prima, i soliti ed ipocriti ‘distinguo’ sinistroidi – e le annesse speculazioni pseudofemministe – avrebbero potuto essere comodamente rispediti ai mittenti che, di regola, sono personaggi che una passerella non la meriterebbero neppure in sogno e che, di conseguenza, sfogano le proprie frustrazioni inventando assurde querelle.

  2. L’importante è che certe passerelle non vengano prese troppo sul serio poi, da ex sessantottina etc., non ci vedo niente di così riprovevole. Ma sono tutti novelli Savonarola pronti ad accendere i falò delle vanità dove finirono anche dei quadri del Botticelli perchè ritraevano meravigliose donne discinte?

  3. Magari organizzare anche una sfilata di bei giovanotti (minorenni e non) che sfilano con vestiti eleganti risolverebbe il problema

    • Certo anche giovani uomini eleganti, perchè no? Tutta vestita a festa la gioventù del loco lascia le case e per le vie si spande, e mira ed è mirata e in cor s’allegra. Siamo diventati tutti passeri solitari?

  4. Il palco non dovrebbe essere concesso alle sfilate degli uomini ( e donne) politici. Quelli sono davvero osceni.

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