In seguito all’approvazione del bilancio di previsione 2022 possono essere fatte alcune osservazioni tecniche e politiche sui documenti proposti. La prima valutazione riguarda i tempi di approvazione. Il bilancio è stato portato in Consiglio Comunale dell’amministrazione Michelini il 9 maggio 2022, accumulando un ritardo che poteva essere evitato e che ha di fatto impedito la possibilità di accedere già nel 2022 ai fondi del PNRR. Ci auguriamo che arrivi qualcosa nel 2023 ma sarà molto difficile. Molti altri comuni hanno percepito l’urgenza e l’importanza di dotarsi dei documenti ufficiali come il Bilancio e il DUP in tempi ristretti tanto che Recanati ha approvato il suo bilancio già a Dicembre 2021 e Loreto che di solito porta in approvazione i suoi documenti contabili a fine Marzo, quest’anno ha addirittura anticipato a Febbraio. Sia chiaro, la legge lo consente ma così facendo si sono perse molte opportunità.

La maggioranza di questa legislatura ha avuto la possibilità, rispetto a tutte le altre finora elette, di partire da subito con l’approvazione del proprio bilancio di previsione, senza ereditarlo dalla maggioranza precedente. Un’occasione sostanziale per la definizione della propria azione amministrativa ma che ci sembra non sia stata colta appieno. Infatti, molte delle questioni più importanti del bilancio cittadino non sono state affrontate e neanche sono state menzionate nella relazione allegata alla presentazione dei documenti contabili che l’assessore Zoppi ha esposto nella seduta consiliare. Insomma, sembra sia mancata la politica, intesa come politica di bilancio. Eppure, alcuni dei rappresentanti attuali della maggioranza, negli anni in cui erano nei banchi dell’opposizione ne evidenziavano le criticità e suggerivano la necessità di invertire la tendenza.

In particolare le questioni da affrontare sono quella dell’avanzo di amministrazione, dell’attendibilità del bilancio di previsione, della pressione fiscale comparata ai reali servizi offerti e della necessità di porre rimedio al fenomeno delle entrate ricorrenti (TARI, IMU) che in alcuni casi vengono evase, senza la possibilità di essere recuperate.

La questione dell’avanzo di amministrazione è quella più evidente e urgente da risolvere. Quando un bilancio pubblico ha un grande avanzo di amministrazione (a Dicembre 2021 era di 10 milioni di euro circa) significa che i soldi che i contribuenti hanno versato nelle casse comunali non sono stati spesi, ovvero, il comune chiede soldi ai cittadini per fornire loro servizi che però alla fine non vengono forniti. Occorre invertire urgentemente questa tendenza che dura ormai da anni, una tendenza che dimostra chiaramente l’incapacità di spendere il denaro pubblico. Purtroppo le premesse dettate da questo bilancio non sono incoraggianti.

Un’altra questione da approfondire ma che non è stata assolutamente considerata è l’attendibilità del bilancio previsionale. Sono state approvate entrate ed uscite per circa 25 milioni di euro, ma sappiamo già che tra qualche giorno, in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2021, le voci di spesa e di entrata avranno importi molto più ridotti. Questo fenomeno avviene ormai da anni e purtroppo anche quest’anno viene riproposto. Gonfiare le cifre del Bilancio di previsione comporta che lo stesso sia inattendibile poiché è come dire che l’amministrazione si impegna ad investire in opere e servizi  una certa cifra ma poi alla fine, nella realtà, ciò non accade.

E infatti nel bilancio di previsione 2022 sono presenti investimenti per circa 6 milioni di euro che difficilmente saranno portati a termine entro l’anno, considerato anche che tale bilancio, come dicevamo in apertura è stato approvato a Maggio e rimangono quindi solo altri 7 mesi per chiudere l’esercizio. Si consideri che nella scorsa legislatura, quella capeggiata dal sindaco Mozzigafreddo, ci sono voluti 5 anni per portare a termine circa 6 milioni di investimenti reali. Per questo motivo si parla di inattendibilità del bilancio di previsione.

In relazione alle entrate ricorrenti (come la TARI e l’IMU) oltre a registrare l’aumento della tassa sui rifiuti, per il quale sarebbe stato opportuno valutare misure in grado di mitigare il balzello almeno per le famiglie in difficoltà economiche, occorre affrontare il tema dell’evasione. Essendo queste entrate certe e ricorrenti, fino ad ora sono sempre state spese ancor prima di essere state riscosse. Il problema nasce quando alla fine dell’anno si scopre che diverse cartelle non sono state pagate dai contribuenti. Alcuni di questi crediti diverranno (molti lo sono già diventati nel corso degli anni) inesigibili. Sono soldi persi per sempre ma che il comune deve coprire ugualmente perché sono già stati spesi e per coprire questa mancanza occorre vincolare l’avanzo di amministrazione.

Il PD è fortemente convinto che queste dinamiche vadano analizzate e risolte con urgenza, nella consapevolezza che per invertire la rotta c’è bisogno di tempo e di grande attenzione. Invitiamo l’amministrazione e in particolare l’assessore Zoppi a prendere coscienza di questi concetti e di lavorare affinché si avvii, attraverso una nuova politica di bilancio, un circolo virtuoso che consenta anche alla nostra città di dotarsi di un bilancio adeguato alle esigenze dei cittadini e pronto ad affrontare le sfide future.

Partito Democratico Porto Recanati

 

 

 

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