In un’ottica di trasparenza e di voler pienamente informare la cittadinanza sulle problematiche che vengono poi dibattute nel consesso del parlamento cittadino, ci sembra doveroso riepilogare quello che ieri sera è successo in Consiglio comunale.

Per farlo dobbiamo prima addentrarci in un piccolo riepilogo dei fatti.

Rete Ferroviaria Italiana, nel comunicare il suo piano di sviluppo strategico, ha reso noto che nei prossimi anni intende adibire la dorsale adriatica della sua linea al trasporto merci su rotaia ad alta velocità.

La mission è abbastanza chiara: spostare il trasporto dalla gomma alla rotaia, al fine di ottimizzarlo e ridurre l’inquinamento ambientale.

La realizzazione di questo piano strategico, però, andrebbe ad incidere pesantemente su tutte le cittadine (soprattutto quelle costiere e turistiche come la nostra) che vedrebbero implementare il traffico merci ferroviario in maniera notevole. Per capirci, si passerebbe dagli attuali 47 treni merci che quotidianamente percorrono l’arteria ferroviaria a noi attigua, ai 174 treni al giorno (uno ogni 8 minuti) che alla velocità di 200 km/h sfreccerebbero lambendo le abitazioni della nostra città.

La Regione Marche, attraverso iniziative politiche e comunicative in capo al suo Governatore e alla sua maggioranza, si è subito dichiarata contraria a questo progetto, giudicandolo troppo impattante per realtà come la nostra e ritenendo le barriere anti rumore che Rete Ferroviaria Italia si è resa disponibile ad installare altrettanto impattanti visto che la loro altezza varia dai 6 agli 8 metri.

Conseguentemente è partita una fase di concertazione tra Regione e Comuni costieri interessati dall’attraversamento della ferrovia.

Tale concertazione ha portato ad accordi e contributi di idee alternative al progetto di RFI che sono stati avanzati per evitare che il piano di sviluppo ferroviario del trasporto merci andasse appunto a nuocere in modo così impattante nei confronti di cittadine come la nostra.

Tra le proposte alternative al progetto di RFI si è dunque analizzata la possibilità di proporre al governo centrale un arretramento della linea ferroviaria (spostandola ad esempio in vicinanza dell’Autostrada A14) o ad un interramento della stessa.

In ottica di assecondare tale policy proposta dalla nostra Regione e di volere nel contempo dare il pieno appoggio alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dalla Consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi che ieri sui principali quotidiani dichiarava che “occorre un fronte compatto per il bene dei marchigiani” per affrontare questa problematica, ieri in Consiglio comunale la maggioranza ha presentato un Ordine del Giorno che di fatto recepiva le proposte della nostra Regione e, ponendo l’accento sulle problematiche che una tale intensificazione del traffico ferroviario merci avrebbe comportato, sposava in pieno le ipotesi alternative proposte dalla stessa Leonardi e dal nostro governo regionale  di voler  considerare un interramento o uno spostamento della dorsale ferroviaria verso l’interno.

Quello che in Consiglio comunale ci ha lasciato veramente basiti è stato il comportamento delle opposizioni e in particolar modo delle Consigliere Sabbatini e Ubaldi, le quali, di fatto, stavano quasi per votare contro al predetto ODG per poi ripiegare su un voto di astensione verso il documento proposto.

In pratica, le due consigliere, così come il resto dei consiglieri di minoranza, si sono astenute su un provvedimento che, facendo proprie le criticità che un tale incremento del traffico merci avrebbe comportato ai nostri concittadini (presumibilmente fortemente disturbati da un treno che attraversa la nostra città ogni 8 minuti a 200 KM/H), aveva lo scopo di creare una sinergia tra i vari comuni interessati, proponendo soluzioni alternative al fine di poter produrre quel fronte compatto che la stessa Leonardi giustamente richiamava.

Ora noi capiamo l’astio che spesso anima i consiglieri di minoranza. Ma ieri abbiamo parimenti capito che tra gli interessi della città e un segno di vicinanza ad un governo regionale composto dalle stesse forze che la consigliera Ubaldi e Sabbatini rappresentano localmente e il distinguo politico costi quel che costi dalla maggioranza, si è preferita questa seconda strada.

E questo, consentitecelo, è segno di immaturità e irresponsabilità.

 

 

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1 commento

  1. Ma ‘sta alternativa del tracciato avete un’idea precisa di dove farla? Nel caso, avete un’idea precisa di quanto costerebbe? Ancora, avete un’idea precisa di quanto tempo ci vorrebbe per realizzarla? Infine, avete un’idea precisa di quanto ambiente e quanto paesaggio verrebbero distrutti?

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