Venerdì 27 maggio alle ore 21 presso il nuovo Auditorium della scuola elementare “Rita Levi Montalcini” di Porto Potenza Picena, la scrittrice Paola Cingolani presenta in un incontro aperto al pubblico il suo nuovo libro a quattro mani con Fabrizio Bozzini Così ti scrivo – Memorie di un dialogo.
Il libro è una sorta di istantanea di due persone che affrontano i loro “mostri interiori”, le loro sensibilità e i loro timori esposti senza ipocrisia alcuna e senza la pretesa di voler sembrare né invincibili, né supereroi, tramite un rapporto epistolare d’altri tempi.
A condurre il viaggio tra le pieghe del racconto con gli autori sarà Mauro Mazziero Direttore artistico del Mugellini Festival “Cosi ti scrivo è l’esigenza di due persone di lasciare una traccia, un consiglio alle loro rispettive figlie e ai loro amici – ha spiegato Mazziero – un’affinità elettiva tanto bella da non poter essere contenuta in alcun Tweet o in un post social qualsiasi. Gli autori non usano pseudonimi, né inventano personaggi, cominciano solo a scriversi di tutto, uno scambio epistolare immediato e trasparente come avveniva nel passato.”
Paola scrive dalla sua cittadina rivierasca, Porto Potenza Picena, con la sua alta marea e col peso dei suoi scogli. Fabrizio risponde dalla sua città, Novara, con il picco dei suoi pensieri simile alle vette e alle alte quote dei suoi monti. Fuggono – entrambi – dai rapporti sostanzialmente basati sulle offese gratuite, dalle varie realtà parallele che ognuno si crea per puro spirito di sopravvivenza; cercano “qui” e “ora” di scambiarsi domande, risposte, dubbi con grande rispetto e moltissima fiducia. Percorsi paralleli che vanno a sovrapporsi: Fabrizio avanza dalla sua nebbia, Paola si discosta dall’incomprensibile ma, com’è loro abitudine quando si sentono e sorridono, evitano quelle sentenze emesse con toni sprezzanti da chi si auto-conferisce titoli sentendo di essersi tramutato in un insostituibile maestro di vita.
Paola Cingolani, nata a Porto Potenza Picena il 28 giugno 1968 è una scrittrice che si cimenta anche in versi poetici. Vive a Porto Potenza Picena dove è nata, legata al suo mare che percepisce come grande metafora di vita. In rete è una blogger da molti anni. Collabora con gruppi editoriali e scrive per amore di scrittura, tanto da aver collezionato un notevole numero di componimenti. Pensa che la poesia di qualità sia la sola forma di linguaggio realmente contaminata da tutti gli umani sentimenti, in maniera totalizzante.
“Parlare poeticamente di dolore è come attribuirgli una maggiore dignità. – Ha detto l’autrice – Descrivere le sofferenze con alcuni versi, in un certo qual modo, ci aiuta a sublimarle. Parlare dei rari momenti di gioia che viviamo, attraverso una silloge, è dare a questi stessi un respiro assai più ampio, è renderli immortali nella nostra umana e fallace memoria”
Fabrizio Bozzini, nato a Novara, 12 ottobre 1971 è un imprenditore, grande lettore, appassionato di poesia, narrativa, saggistica si sente “un visionario, specie se ispirato dalla notte, dalla luna, dallo studio imperscrutabile di tutti i demoni e di tutti gli angeli costituenti le personalità vari. Bozzini si spinge ad approfondire calandosi, senza timore, negli abissi dell’animo umano: mette in discussione se stesso, non discute e non giudica, rifugge la volgarità e l’aggressività che imperversano sui social.
Si è già fatto conoscere come bravo aforista, ma non solo, narrando la sua linea di pensiero, attraverso un’edizione che ama definire “Il mio non libro” e ne “Le parole del Re Inca” .