Due corone di alloro deposte una sulle stele di Piazza Matteotti e l’altra su quella di Piazza Douhet. Due mazzi di fiori nelle vie intitolate ai partigiani Mariano Cutini e Mariano Scipioni. Così Potenza Picena ha ricordato le vittime della resistenza nel giorno del 77° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Le celebrazioni, promosse dall’amministrazione comunale e dall’ANPI Scipioni e Cutini, hanno visto la partecipazione delle principali autorità civili, militari, quali Carabinieri, Polizia Municipale, Aeronautica Militare, Capitaneria di Porto, le associazioni combattentistiche e d’arma, le Pro Loco, la Protezione Civile, il Gonfalone del Comune, la Croce Rossa e la banda cittadina.

Il 25 aprile non è solo una data, – ha esordito il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, nel corso del suo intervento – “ma è il ricordo vivo di chi ha combattuto per la libertà. È la consapevolezza dell’inizio di un percorso che ha portato alla costituzione della nostra Repubblica”.  Poi la scelta di omaggiare le donne, alla luce anche e soprattutto dell’esperienza diretta vissuta nelle ultime settimane: “A 77 anni dalla Liberazione del nostro Paese, voglio ricordare le tante concittadine, italiane, potentine che negli anni più difficili non hanno mai fatto venir meno la loro forza, la loro resistenza: penso alle tante ragazze che, giovanissime, si sono battute per i loro ideali. Penso a tutte quelle donne che hanno atteso la Liberazione prigioniere di violenza. Alle madri sole, vedove di guerra, che hanno anelato ogni giorno per i loro figli o mariti combattenti pace e libertà, fino a quel 25 aprile 1945. Ripercorrendo tutto questo, il mio pensiero non può non andare a quello che sta accadendo intorno a noi in questo momento storico. La nostra comunità, con un impegno e una umanità che mi rendono davvero orgogliosa, ha allargato le braccia per accogliere tante donne sole chiamate a “resistere” lontano dalla loro terra di origine. Abbiamo conosciuto i loro volti spaesati, segnati dall’orrore della guerra. Abbiamo assistito ai loro abbracci rassicuranti di madri nei confronti dei loro piccoli, messi in salvo da lunghi viaggi di speranza. Abbiamo raccolto le loro lacrime per quel figlio combattente che da troppi giorni non dà sue notizie. Per loro, e per tutti i popoli segnati da conflitti e violenze, oggi più che mai, al cospetto della nostra storia, non possiamo che desiderare al più presto pace e libertà”.

A seguire l’intervento del Presidente dell’ANPI Scipioni e Cutini, Luca Manzi che, dopo aver ripercorso le vicende della resistenza potentina ha sottolineato come, nel giorno della Liberazione, sia impossibile “non pensare a quello che sta accadendo nel cuore dell’Europa, in Ucraina. Qualcosa che ci lascia sgomenti ed inermi di fronte a scene di inaudita violenza nei confronti della popolazione civile, soprattutto donne, bambini ed anziani. Queste vicende ci riportano, come ha detto il presidente Mattarella, alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo. Si contano oggi circa 70 conflitti in tutto il mondo. Cambiano gli interpreti, cambiano gli scenari, ma il copione distruttivo della guerra è sempre lo stesso. Dobbiamo operare unitariamente affinché tacciano le armi e parli la diplomazia”.

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