L’energia solare non è l’energia del futuro semmai è stata l’energia del passato, prima dell’era industriale. Oggi dall’energia solare possiamo ricavare il 10% del nostro fabbisogno energetico il resto 90% giunge dai combustibili fossili insieme al nucleare.

Un interessante nuovo intervento di Franco Battaglia docente di chimica e fisica all’Università di Modena che sfata il mito che l’energia corrente dal sole può essere il motore della nostra civiltà.

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17 commenti

  1. Emanuele Gelosi Enrici on

    Secondo me sono stupidaggini che ogni tanto vengono fuori da menti illuminatamente accademiche. Basta leggere i report sul sito Terna. Comunque NESSUNO sostiene che SOLO il solare sia l’alternativa per il futuro. Intanto va benissimo procedere come stiamo facendo, anzi, incrementare moltissimo sarebbe meglio riducendo le energie prodotte da combustibili fossili. Anche contro certi pareri illuminati di docenti universitari.

  2. Antonio Pierini on

    A mio parere, ci sono molte inesattezze e mescola tante cose , comunicandole in modo confuso, come e peggio di quelli che lui indica come pessimi comunicatori, è competente su tutto, dall’energia al sanitario, alla politica e alla formazione (sich), un nuovo dio sceso in questa terra dove c’è ne sono già troppi che si credono tali. Concordo con Emanuele Gelosi. Non si tratta di tutto o niente, di sicuro si può aumentare lo sfruttamento di energia solare nel suo complesso, accumulandola quando non c’è sole o vento, ad ex. riportare l’acqua negli invasi a fini idroelettrici, meglio ancora, produrre idrogeno che potremmo esportare noi in Germania, usando i gasdotti già esistenti (questo ho capito da persone che certe cose, credo, le spiegano meglio del prof.). Credo molte cose siano fattibili, restare tutto com’è secondo lui va bene, non c’è problema, beato lui, io non ci credo. Indipendentemente dalle varie posizioni, più filosofiche che reali, dobbiamo volere bene a questa terra, abbiamo solo questa.

  3. Per il riscaldamento delle abitazioni c’è anche la legna, i pellet, il cippato. Me nei decenni passati tutti i fondi europei per la forestazione e le filiere legno sono restati in larga parte inutilizzati.

  4. In Austria con sottoprodotti dell’industria del legno ci scaldano interi villaggi, si informi. E come valore aggiunto gratuito per la società i boschi o le colture a rapido accrescimento da cippato producono ossigeno.

  5. Il Politecnico di Torino ha messo a punto sistemi di riscaldamento a cippato per interi condomini, ne può trovare alcuni dati anche su internet. Non stiamo dicendo che la legna o i prodotti di origine vegetale possano sostituire in toto l’energia fossile, ma possono diminuirne il consumo. L’approccio alla diminuzione o eliminazione dell’uso di energia fossile dovrebbe essere diversificato. E il potere dei singoli gestori dell’energia, in caso di molteplicità degli stessi, sarebbe un poco minore. Poi esistono le biomasse, l’energia eolica, l’energia geotermica. Ai tempi della nazionalizzazione dell’energia elettrica (pretesa dai socialisti per far parte del primo governo di centro sinistra negli anni sessanta del secolo scorso) alcuni montanari della Val di Susa andarono sotto processo perchè con l’energia elettrica prodotta da una cascatella di un torrente mandavano un piccolo mulino da cereali.

  6. non capisco davvero perché l’Università di Modena non si liberi di questo individuo.
    Solite questioni di equilibri tra baroni universitari? Probabile.
    PS io ci metto la faccia

    Sabrina

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