In mattinata, i poliziotti della Squadra Mobile, diretti dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno arrestato, in Macerata, un soggetto di origini guineane (B. M., cl. ’78, in regola con le norme sul soggiorno e residente a Macerata), in quanto gravemente indiziato di aver compiuto, in tre distinte occasioni, abusi sessuali nei confronti della figlia quattordicenne, sfruttando la sua posizione di autorità paterna rispetto alla vittima.
L’ordinanza, adottata dal GIP presso il Tribunale di Macerata dott. Bonifazi, applica la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, accogliendo in questo modo l’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura della Repubblica di Macerata all’esito dell’attività investigativa.
Questa prende avvio lo scorso novembre, quando la minore, in lacrime, ha chiamato il numero unico di emergenza per richiedere aiuto. Le investigazioni, supportate da attività di intercettazione telefonica e ambientale, ormai conclusa, hanno permesso di far luce su una serie di abusi subiti, a partire dalla scorsa estate, dalla ragazzina, la quale ha trovato il coraggio di raccontare agli inquirenti, in sede di audizione protetta, tutti i tre gli episodi di abuso.
Questa mattina, i poliziotti hanno fatto irruzione a casa dell’uomo, a Macerata, per eseguire la misura cautelare. Una volta accompagnato in Questura e foto-segnalato, il soggetto è stato associato in carcere a Bologna.
La minore è stata collocata in una comunità protetta.