“Felicità e bellezza sono le parole che vengono in mente, partecipando alla riapertura della nostra Chiesa più antica, Santa Maria di Castelnuovo”. E’ così che il sindaco Bravi commenta la riapertura ieri pomeriggio della Chiesa di Castelnuovo a Recanati. “Felicità per un bene restaurato e restituito alla comunità, del quartiere innanzitutto ma non solo. Bellezza perché il restauro ha fatto emergere l’architettura della Chiesa in tutta la sua semplicità e i simbolismi che nasconde. A nome di tutta la Città esprimiamo la gratitudine a quanti e quante hanno permesso questo risultato, il Vescovo e il Parroco in primo luogo”.

Dopo cinque lunghi anni dal terremoto, che nel 2016 l’ha resa inagibile, la comunità di Castelnuovo era sta costretta a celebrare le funzioni religiose nell’attiguo teatrino. Poi, finalmente, l’arrivo degli operai della ditta Edil 93 di Recanati mentre il restauro delle decorazioni è stato eseguito dalla Eures Arte di Roma. I avori sono stati fatti grazie ai fondi della parrocchia, della diocesi di Macerata e dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Il taglio del nastro è stato fatto dal vescovo Monsignor Marconi insieme alle autorità e al parroco, don Iagnesh Shantappa Konganawor. Durante la cerimonia sono stati presentati al Vescovo gli stendardi delle varie contrade del quartiere realizzati a mano dal gruppo “Le fate laboriose”.

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4 commenti

    • I fondi ? Sono quelli del terremoto!!! E lo scheletro di Bagnolo ? Per non parlare del cimitero lì vicino , in completo abbandono !! Una vergogna che si protrae da tempo !

  1. Tutto bene … ma la vergogna dell ‘incompiuta ( chiesa) e del cimitero abbandonato della frazione di Bagnolo ? È ora di prendere a cuore la situazione …!!!

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