La Tac torni all’Ospedale di Loreto! E’ stata messa nera su bianco la richiesta del “reintegro” della Tomografia Computerizzata al “Santa Casa” di Loreto. Protocollato infatti un nuovo atto della lista civica “SiAmo Loreto” di cui era candidato a Sindaco Gianluca Castagnani, e che intende chiedere a Regione ed Asur l’impegno affinchè la Tac torni nella sua naturale ubicazione.

Il redattore della mozione, il consigliere Castagnani, evidenzia come nella bassa Valmusone e lungo la riviera del Conero si assiste ad una cronica assenza di macchinari del genere che “costringe” i cittadini a rivolgersi ai centri privati pagando le prestazioni o dovendosi spostare di molti chilometri per poter effettuare una Tac con il sistema sanitario pubblico. Ben venga una sana concorrenza ma il sistema pubblico in questa area non può lasciare scoperta una simile importante tipologia di prestazione. Quello che non si può più vedere – esordisce Castagnani – è il fatto che anziani pazienti ricoverati siano costretti a fare lunghi tragitti in ambulanza, sino a Jesi, per poter effettuare una Tac. Ma quanto ci è costato in termini di trasporti? Con tutto il tempo che è passato non ci si comprava una Tac nuova?

Suona strano poi che solo ora vengano siglati protocolli per il ripristino del Punto di Primo Intervento, ben vengano, ma per la civica “SiAmo Loreto”, che vede capogruppo Cristina Castellani,   hanno un pò il sapore “di elettorale”. Ovviamente occorre che un Punto di Primo Intervento abbia una dotazione strumentale e logistica adeguata altrimenti sarebbe solo mettere a rischio il personale medico ed infermieristico che deve operarvi.

Siamo Loreto” ricorda che un Tomografo Assiale Computerizzato era presente all’Ospedale di Loreto, fu donato nel 1995 dall’Arcivescovo di allora S.E. Pasquale Macchi; esso nel giugno 2013 ha riscontrato un guasto tecnico – al contempo nel medesimo periodo entrava in funzione la Tac di Osimo – il 1 luglio 2016 nonostante fosse necessaria la sostituzione di un pezzo, fu dichiarato obsolescente, smontato e portato via. Nel settembre 2017 al posto di questa fu inaugurata una risonanza magnetica con limitata potenza di tesla e con una diagnostica non equiparabile alla Tac medesima.

La civica loretana ricorda che nell’ambito dell’assistenza ospedaliera e dell’emergenza-urgenza l’attuale Piano Socio Sanitario stabilisce difatti che vanno “definiti ed applicati dei percorsi di riorganizzazione, ridistribuzione ed ammodernamento della diagnostica strumentale – la situazione della diagnostica relativa alle Tomografie assiali, con il trasferimento dei pazienti per chilometri e chilometri è un lampante esempio della improcrastibile necessità.

In questo momento di riorganizzazione sanitaria occorre che l’Area vasta competente e l’Asur Marche capiscano che tale intervento è un investimento per la sanità regionale – conclude Castagnani – tanto più che tra gli obiettivi per il raggiungimento delle performance dei direttori di area vasta questo parametro concorre per i loro punteggi , non solo pertanto i risparmi con i cosiddetti “tagli lineari”. Il Comune di Loreto pertanto faccia sentire forte la propria voce in tutte le sedi istituzionali competenti.

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1 commento

  1. Guglielmo Papa on

    Questo è diventato un “ospedale di comunità”, con buona pace di tutti, vale a dire un a struttura che offre servizi minimi, decisamente ridotti rispetto ai tempi lontani della donazione del prelato e teoricamente gestita dai medici di famiglia. Il nodo resta sempre quello: che tipo di sanità territoriale (avete presente?) è indispensabile a Loreto e circondario, a cominciare da quelle di poliambulatorio per le quali si è “battuti”, ad esempio, dalla vicina Porto Recanati. E non tirate fuori la storia dei pellegrini come ragione per mantenimento e potenziamento, perchè il loro afflusso è pesantemente calato e perchè i pontifici il loro ambulatorio se lo sono fatto in barba all’Asur.

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