Ci sono volte in cui una data non è solo un numero: 21 settembre, Giornata Mondiale dell’Alzheimer, è per Loreto occasione per lanciare il Corso di formazione per Caregivers. Un modo per dare un sostegno e strumenti utili alle famiglie che stanno vivendo situazioni di malattia invalidante di un proprio caro e che, al di là dell’inevitabile sofferenza, devono spesso sobbarcarsi anche il peso economico e psicologico dell’assistenza domiciliare.

Per questo, l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alla famiglia hanno organizzato per i prossimi mesi di ottobre e novembre un’iniziativa di formazione che possa fornire conoscenze adeguate per assistere i propri familiari in casa. Il corso, della durata di 6 lezioni, è stato presentato sabato scorso (18 settembre, ndr) presso la Sala Consiliare del Comune, alla presenza dell’ Assessore alla Famiglia Daniela Romanini e del dottor Fulvio Borromei, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona, proprio per valorizzarne la portata vista la vicina ricorrenza della Giornata dell’Alzheimer, anche se la formazione non riguarderà esclusivamente l’assistenza per questo tipo di patologia, bensì ogni tipo di fragilità che richieda un supporto domiciliare.

L’attenzione verso le fragilità è sempre stata una prerogativa della nostra amministrazione – commenta il sindaco, Moreno Pieroniche con questo corso manifesta l’impegno concreto per dare strumenti utili a chi deve occuparsi di un familiare malato. Ancora più significativa è la collaborazione con una realtà della città, come il Rotary Club Loreto, attivata per realizzarlo: un tassello importante per la creazione di una rete territoriale di sostegno a chi ha necessità”.

Il Rotary Club mariano sosterrà infatti i costi del corso, che si svolgerà in presenza e concilierà aspetti teorici psicosociali con altri più esperienziali, grazie alle formatrici Emanuela Monachesi, psicologa, e Deborah De Angelis, assistente sociale.

L’impatto di una grave malattia in una famiglia è qualcosa di devastante – spiega l’assessore Daniela Romanini perché l’intero nucleo familiare deve riorganizzarsi intorno a questo dramma, ma spesso chi assiste un genitore, un figlio, un parente non ha le conoscenze o la forza per poterlo fare e finisce per venire travolto da una situazione più grande di lui. Noi puntiamo a prevenire queste situazioni di vera emergenza sociale, fornendo una chiave per vivere più serenamente situazioni tanto dolorose. La nostra logica non vuole essere quella dell’assistenzialismo fine a se stesso, ma di realizzare una vera politica di prevenzione e di benessere”. 

Il corso è destinato, per il momento, a circa 25 persone.

 

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1 commento

  1. Guglielmo Papa on

    I provincialotti parlano di “caregivers” perchè si vergognano di usare il termine italiano che, praticamente, è quello di badante. E sì che l’assessore alla cultura di Loreto è una che dovrebbe avere una certa… cultura superiore! Se dante vedesse…

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