Ndiaga Dieng morde la medaglia di bronzo vinta alle Paralimpiade di Tokyo 2020

Montecassiano ha abbracciato il suo campione. Un abbraccio fortissimo, stracolmo di affetto, per un ragazzo speciale e un atleta super, da parte della sua gente, dei suoi amici, compagni di scuola, professori e di tutti coloro che si sono letteralmente innamorati di questo campione, fuoriclasse per doti atletiche, ma anche per semplicità e simpatia.

Ndiaga Dieng, per tutti “Cenga”, nel corso di una festa di popolo voluta dall’amministrazione comunale e dal Sindaco Leonardo Catena, è stato accolto in un bagno di folla ieri pomeriggio (sabato) nel piazzale delle Clarisse, nel cuore del centro storico di Montecassiano. La sua Montecassiano, dove vive nella frazione di Sambucheto, e i tanti che hanno imparato a conoscerlo in questi mesi in cui progressivamente si è sempre più parlato delle sue gesta sportive, fino allo scorso 3 settembre quando alle 3,13 della notte tantissimi sportivi e non si sono incollati alla televisione per seguire quei 1500 metri, specialità in cui il 21enne originario del Senegal va come un treno. E così è stato anche in quella notte giapponese, in quella che è stata ribattezzata dagli addetti ai lavori una delle più belle performance dell’intera Paralimpiade di Tokyo 2020, conquistando un bronzo meraviglioso. “Attualmente è lo sportivo di Montecassiano più forte di tutti i tempi – ha detto il Sindaco Catena orgoglioso del suo concittadino e della sua famiglia, mamma Nabou e papà Malick, che non si stancano mai di ringraziare tutti “per le opportunità che avete dato al nostro ragazzo”.

“E’ stata una meravigliosa festa in famiglia”, ha aggiunto il consigliere comunale con delega allo sport Paolo Spernanzoni che ha curato l’organizzazione avvalendosi anche di una efficientissima Pro loco e del supporto durante l’iniziativa della Protezione civile.

Ndiaga Dieng

“Esempi come quello di Cenga – ha detto Luca Savoiardi presidente del Comitato Paralimpico Marche, nel corso dell’iniziativa condotta dal giornalista Nico Coppari – sono da traino per tutto il movimento paralimpico e da modello per tantissimi giovani”.

“Sei stato bravissimo Cenga, un premio all’impegno enorme che hai messo in questi anni e negli ultimi tempi con la sveglia alle 6 del mattino per prepararti al meglio”, ha affidato ad un video messaggio Maurizio Iesari, allenatore amatissimo dal campione montecassianese che è affiliato con l’Anthropos di Civitanova Marche e con l’Atletica Avis di Macerata.

“Un orgoglio per tutto il movimento sportivo”, ha detto Fabio Romagnoli, delegato Coni per la provincia di Macerata.

Non sono mancati siparietti divertenti con aneddoti, grazie anche alla simpatia di Cenga. Come quello regalato dalla Preside Silvana Bacelli omaggiando il campione con una maglia con su la scritta “Solo per roppe il ghiaccio”, citando la frase detta a Tokyo al termine dei 400 da un autentico Cenga, in preparazione della gara dei suoi 1500. Quella della storica medaglia.

 

 

 

 

 

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