Sono tutti arrabbiati – forse perché non sono riusciti a chiudere un occhio in queste ultime sere – i residenti del centro storico recanatese, almeno quelli da piazza Leopardi a via Cavour, irritati dai troppi decibel della musica, amplificata da casse acustiche a tutto volume, che in diversi locali cittadini ha animato la movida notturna. A nulla sono valse neanche le telefonate fatte da qualcuno ai carabinieri in piena notte. Anche i titolari di un albergo del centro sono anni che ugualmente lamentano la mancanza di limitazioni d’orario e di decibel per un locale posto all’interno dei giardini pubblici, con problemi di riposo per la loro clientela.

I cittadini certamente non vogliono spegnere l’estate recanatese ma chiedono che si concili meglio il loro diritto al riposo con la voglia di divertirsi degli altri. Eppure il Comune di Recanati si è munito di un regolamento contro l’eccessivo impatto acustico a tutela proprio della tranquillità pubblica e dei turisti che scelgono cittadina leopardiana per scappare via dalle grandi metropoli. Solo in occasioni sporadiche ed eccezionali come, è avvenuto ultimamente con i concerti di Lunaria o il Gran Gala del “Gigli Opera Festival” in Piazza Leopardi, vengono consentite delle deroghe. Ma qui, lamentavano i cittadini ieri mattina, orami quasi tutte le sere abbiamo a che fare con la musica troppo alta o con schiamazzi di giovani sino alle ore piccole della notte senza alcun controllo.

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34 commenti

  1. Di questo articolo ne sentivamo proprio la mancanza.
    Comunque buon segno, quando i pochi residenti si lamentano significa che la città è viva e frequentata da tanti altri recanatesi e turisti.

    • Mi pare giusto che quei pochi residenti del centro storico si tolgano di torno. Poi a mantenere i bei palazzotti ci penserà il sindaco con i soldi dei contribuenti 🤣🤣🤣🤣

  2. Gli stessi che poi si lamentano per il centro vuoto, suppongo.
    Ma fatemi il piacere, a certa gente non va mai bene nulla e, guarda caso, trovano sempre sponda su radio lamento.

    • Perché non si trasferisce per qualche settimana in piazza ,poi vediamo se la pensa ancora così !!!
      Bisogna provare per credere

      • Magari si trasferisca lei per qualche settimana in campagna, o in cima a qualche sperduta vetta, o in qualche remoto monastero così potrà godere del silenzio assoluto ed evitare a noi commenti patetici ed utili solo alla solita polemica contro tutto il resto del mondo.

    • E tu prova a vedere se in un’altra città fuori da qui questo genere di spettacoli rumorosi sono da tutti accettati.
      Tanto semplice fare verifiche…

  3. Peccato, il rispetto reciproco sarebbe l’ideale, sembra però che oramai sia démodé… Non dimentichiamoci che chi si sente offeso nel non poter riposare correttamente può sempre fare un salto dai caramba che sono ben vicini, sporgere denuncia per disturbo della quiete pubblica e se non altro far sentire la propria voce.

  4. Tappi auricolari, camomilla, sonnifero. In alternativa vetri doppi, o trasferimento in campagna. Queste sono le soluzioni.

  5. Recanati: difficile non incazzatsi di fronte alle continue lamentele di Radio Lagna, la radio che sparla e fa sparlare.

  6. C’era un circolo culturale sperduto nella campagna recanatese che faceva musica di altissimo livello e non aveva mai preso un euro di contributo pubblico. Si chiamava Dong. Sono riusciti a far fuggire altrove anche quello.

  7. Chi vive in Piazza sa benissimo di vivere in centro….quindi se vuole la tranquillità assoluta deve andare a vivere in campagna dove il silenzio regna assoluto. Questi eventi avvengono 10 giorni l’anno e il resto dei 355 giorni è una tristezza immensa quindi NON LAMENTATEVI SEMPRE…siamo stati chiusi per un anno intero….E GODETEVI LA VITA CHE CE N’È UNA SOLA???

    • Ci sono leggi e regolamenti, spesso assurdi vessatori e paralizzanti. Se sono i cittadini i a doverli rispettare, a certi strenui tutori della legge non sembra vero di multare a raffica, a destra e a manca per garantire la legalità. Se le stessa norme vengono violate dalla Amministrazione, ovvero se vengono violate con il suo tacito consenso, allora si proclama la tolleranza, la breve durata dei disagi, il bene della città etc. I residenti del centro hanno diritto a dormire. Se ci si lamenta delle strade rurali dissestate ti dicono di comprarti un fuoristrada oppure venire ad abitare in città, se abiti in città e non dormi di notte ti dicono di andare in campagna.

  8. Bellorofonte on

    Un paese che non vive, vuol dire che muore, semplice logica. Da Settembre al Giugno successivo, Recanati entra in letargo, come dire che si addormenta. Tra ZTL dalle ore 20.30, fine del turismo principlamente estivo, rarissime manifestazioni all’aperto, per ovvie ragioni: … tutto tace (Leopardi:”…Poi quando intorno è spenta ogni altra face, e tutto l’altro tace,…”). 10 mesi per dormire tranquilli, Luglio a metà ed Agosto un po’ pià vivace, generalmente.
    Abbiamo Piazza Leopardi, al centro e spaziosa, dove automaticamente si organizzano manifestazioni, alcune “sonore”, come i concerti. che servono a rallegrare molti recanatesi che restano ed a richiamare molti turisti dalle zone balneari limitrofe strapiene. Un paese che non vive, diventa un paese “dormitorio”, e vogliamo che lo sia anche Recanati? Più che altro é il mese di Agosto, quando quasi tutti sono in ferie, ma che cavolo, vogliamo far dormire tranquilli gli abitanti di Via Cavour, Piazza Leopardi e Corso Persiani? E’ giusto, ne hanno pieno diritto, ma visto che in qualunque parte di Recanati tu lo faccia, avrebbero lo stesso diritto, NON FACCIAMO PIU’ NIENTE, e… AMEN!

  9. Quando il centro è vuoto non va bene…..quando c’è gente non va bene….quando i bar e negozi sono chiusi non va bene…..quando sono aperti non va bene…
    Secondo me i recanatesi del centro non vanno bene!

  10. Inunangolodelmare on

    Capisco che i residenti hanno diritto a riposare, ma è altrettanto vero che si tratta di sopportare per 15 giorni l’anno.
    Tutto non si può avere: o si dorme (come d’altra parte si fa per il resto dell’anno che è veramente un mortorio), oppure si sopporta il casino per 15 giorni l’anno. Magari coloro che si lamentano per l’eccesso di movimento , sono poi gli stessi che piangono perché il centro è spento.

  11. Comune cittadino on

    Che strano paese l’Italia, quasi tutti i commenti si scagliano a favore della trasgressione di un diritto stabilito da norme di legge. Per qualcuno è normale che gli ospiti di un albergo debbano sopportare fino a notte fonda musica e schiamazzi, come pure i residenti del centro, sopportate e zitti, tanto e’ solo per tre mesi. Se poi questi commentatori si trovassero nella stessa situazione e dovessero svegliarsi presto per recarsi al lavoro allora cambierebbero idea. Tutto questo si definisce con una parola: inciviltà. Calpestare i diritti anche di un solo cittadino e’ un palese segno di inciviltà. Le leggi vanno rispettate e basta, se sono sbagliate ci si batte per cambiarle. Ma vi sembra giusto che per il divertimento di alcuni qualcun altro debba rinunciare ai suoi diritti. Chi dovrebbero essere, secondo questi catoni, i residenti del centro? Persone che non hanno bisogno di riposare la notte perché di giorno non lavorano? Da questi commenti dovremmo riflettere sul livello di civiltà dei nostri cittadini. Qualcuno diceva: … gente zotica e vil.

  12. Cosa dicono e propongono i progetti per la rivitalizzazione del centro storico redatti da sette studi professionali e consultabili sul sito istituzionale del Comune? Sarebbe molto importante studiarli e esprimere un voto motivato, anche se non vincolante per l’Amministrazione.

  13. Fateci capire qualche cosa. Al centro, in pieno giorno, un furgone che rifornisce un bar viene multato per divieto di sosta, o meglio per una semplice fermata per il tempo di scarico della merce e invece di notte anche in assenza di deroghe specifiche si può fare quello che si vuole con volumi di rumore insopportabili e incontrollati e tutto questo impunemente o meglio sotto gli occhi compiaciuti di una Amministrazione Comunale che pensa in tal modo di promuovere il turismo e/o la cultura? In alcuni casi la legge si applica e in altri casi si interpreta? Se per un periodo di tempo devo andarmene da casa perchè la stessa viene resa inagibile dalle iniziative o dalla benevola inerzia delle autorità cittadine, per quale motivo ci devo comunque pagare IRPEF, IMU, TARI, TASI e giù a ruota libera?

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