Voglio esprimere la solidarietà del Comitato ai cittadini di Vallecascia che hanno presentato ricorso  al TAR Marche per il rilascio del Titolo Unico a favore della Ditta 2 Star per la realizzazione di un insediamento per la produzione di tubi in PVC.
Come Comitato siamo stati sempre contrari a questo intervento per i seguenti motivi:
La ditta è classificata insalubre di 1° classe. Rischio emissioni in atmosfera ed l’alto rischio incendio derivante dall’utilizzo di materiali altamente infiammabili.
Queste attività, nel vigente PRG, non possono essere svolte in zone produttive, artigianali e commerciali, ad eccezione per le aree di completamento dove il divieto non è espressamente riportato. Il PRG dovrebbe individuare specifiche aree in zona agricola. Sembrano fin troppe esplicite e chiare le indicazioni in materia urbanistica-ambientale da non lasciare margini interpretativi.
Notevole aggravamento del carico viario in prossimità del già critico incrocio tra la Strada Statale e via Smorlesi.

Siamo dispiaciuti per i titolari della ditta, che hanno dovuto affrontare il ricorso promosso dai cittadini. La ditta sicuramente, considerato l’oneroso investimento economico, prima di procedere all’acquisto dell’area, avrà incontrato il Sindaco e l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico che avranno dato garanzie sulla fattibilità dell’intervento.
Su l’argomento il Sindaco dovrà fare chiarezza.

Relativamente alla sentenza del TAR Marche
Nella sentenza si afferma che i poteri del Sindaco sono “concessi per adottare provvedimenti urgenti in situazioni critiche sul piano sanitario accertate da un organo tecnicamente competente.
Tuttavia il Consiglio di Stato, Sez, V, n. 6264, del 27 dicembre 2013: “Spetta al Sindaco, all’uopo ausiliato dalla struttura sanitaria competente, il cui parere tecnico ha funzione consultiva ed endoprocedimentale, la valutazione della tollerabilità, o meno, delle lavorazioni provenienti dalle industrie cosiddette “insalubri”, l’esercizio della cui potestà potendo avvenire in ogni tempo e potendo esplicarsi mediante l’adozione, in via cautelare, di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l’evolversi di attività aventi carattere di pericolosità”.
Superfluo ogni commento.

Invitiamo il Sindaco, ad essere più garante, più condivisivo ma soprattutto più puntuale nell’adozione dei provvedimenti di propria competenza a garanzia della salute dei cittadini, cosa che ad oggi ha dimostrato di non avere.
Vedi le vicende:
problema amianto dell’ex Fornace Smorlesi,
rifiuti ritombati nell’ex cava,
deposito Cosmari,
inquinamento pozzi
realizzazione ’impianto fotovoltaico

 

 

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