Se Recanati vuol curare la sua vocazione turistica certamente deve mettere mano alla segnaletica, da quella stradale per impedire ai grossi articolati di infilarsi nelle strette vie del centro storico – situazione non affatto rara – e per indicare in modo chiaro dove si trovano i bagni pubblici. Non è raro, infatti, imbattersi in città in turisti visibilmente alterati per la difficoltà nel rintracciare un servizio igienico pubblico. La città, in realtà, non ne è priva, ma i bagni per la maggior parte dei casi sono nascosti, non indicati da una segnaletica adeguata. “Non è possibile che una cittadina così bella come Recanati – affermava l’altra mattina una coppia di turisti in piazza Leopardi – non abbia una toilette nel centro storico”. A dire il vero un bagno pubblico c’è, e si trova all’inizio della scalinata Broglio D’Ajano che da viale Cesare Battisti conduce direttamente nel cuore della città, ma non è indicato da alcun cartello, neppure in prossimità delle due toilette. Lo sanno solo i recanatesi, e neppure tutti. I turisti si lamentavano, inoltre, che erano persino chiusi i gabinetti del mega parcheggio del “Centro Città 2.0” che pure, essendo un’area di sosta a pagamento h24, dovrebbe almeno tenere attivo questo servizio nell’arco di tutta la giornata. Chiusi anche i bagni all’ingresso del Colle dell’Infinito e ugualmente pressoché irraggiungibili, perché non segnalati, quelli posti nelle vicinanze dell’ospedale e non esiste una toilette pubblica nell’area di casa Leopardi: se si ha necessità, si deve richiedere al personale della nobile dimora del Poeta. Ma che fatica per il turista che non di rado si trova a suonare a casa di privati per elemosinare un gabinetto.

È da tre giorni che il Chiostro di Sant’Agostino è al buio completo. Il luogo è meta di turisti in qualsiasi ora del giorno e anche della sera e rappresenta uno degli angoli suggestivi della poesia leopardiana perché ospita la Torre del passero Solitario. Anche questa completamente al buio. Ma all’interno di quello che fu l’antico convento degli agostiniani c’è anche un’abitazione privata dove ci vive un’anziana di 91 anni, Assunta Fabbri, che ha paura di dormire di notte con il Chiostro senza luci, perché, ci dice, potrebbe diventare il luogo d’incontro di malintenzionati o di traffici poco leciti.

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