Potrebbe un black Friday, e cioè 10 giorni a luglio e altrettanti ad agosto, di sconti particolarmente allettanti nei diversi negozi presenti, rilanciare un po’ il centro storico recanatese? Sembra quasi di essere al capezzale di un moribondo dove si prova di tutto, anche le soluzioni più disperate, per cercare di riportare un po’ di vita.

Si parla del nuovo progetto dell’amministrazione comunale che ha proposto alle partite IVA del centro storico di affidarsi ad una società specializzata in fallimenti e svendite straordinarie per realizzare, in piena estate, due periodi di saldi della durata di dieci giorni ciascuno per rilanciare il commercio e rivitalizzare il centro cittadino.

Aderire potrebbe significare sperimentare quell’idea dell’Outlet del centro storico a cui si sta pensando ormai da una quindicina d’anni, ma si tratterebbe, comunque, di un progetto ben diverso. Con l’outlet, con il progetto di Scavella, si pensava di far occupare i numerosi locali lasciati vuoti da attività commerciali ed artigianali da parte di nuovi inquilini per l’esposizione o la vendita dirette di prodotti tipici o, addirittura, con l’apertura di spacci aziendali di importanti attività produttive del territorio. Il progetto proposto, invece, è una svendita di prodotti già presenti in negozio o frutto di fallimenti o chiusure di altri esercizi commerciali grazie alla collaborazione di un’agenzia che si occupa proprio di questo.

Il progetto presentato prevede anche per questi periodi l’allestimento lungo le vie del centro di un particolare addobbo floreale la cui cura sarebbe a carico degli stessi commercianti.

Infine, rimane l’incognita se i due periodi di saldi comporteranno o no l’istituzione di un’isola pedonale.

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

16 commenti

  1. Un’altra stupenda trovata “stupenda si fa per dire” di questa amministrazione comunale fatta di inetti, si stanno disperatamente arrampicando sugli specchi.
    Non sanno più neanche loro cosa inventarsi.

    • Caro anonimo,se gli altri avessero idee alternative e convincenti perchè non le pubblicizzano?Mica sarà che il problema non ha tante soluzioni a fronte dell’inesorabile evoluzione del mercato?

  2. Cari politici recanati
    Perché non cercate di portare avanti l’idea degli outelet
    Solo questa soluzione potrebbe far ripartire Recanati e dare un senso al parcheggio

    • la politica degli outlet ammazzerebbe definitivamente il commercio recanatese.
      diventare il luogo dove non recanatesi aprono il loro negozio di roba vecchia a poco prezzo porterebbe i commercianti recanatesi a dover chiudere immediatamente: loro non sono outlet e non potrebbero competere

      • Più che degli outlet io promuoversi i negozi dell’usato di qualità e dell’abbigliamento vintage. Quello dell’usato è un commercio che in zona stenta a partire eppure la tendenza globale nei paesi sviluppati va in questa direzione con beneficio anche ambientale. Se poi si potessero promuovere i bar delle riparazioni che dovrebbero essere esonerate all’IVA sarebbe ancora meglio.

    • Anna Maria Fedeli on

      Molti negozi per essere tali devono essere messi a norma con pesanti ristrutturazioni . Al di la del costo rilevante per i lavori, il Comune di suo ci mette la pretesa che il responsabile sicurezza ad esempio per visitare il cantiere a giorni alterni per una mezz’ora si paghi l’occupazione suolo pubblico per uno stallo alla modica cifra di oltre cento euro mensili.

      • 100 euro mensili sono poca cosa. Andrebbe quintuplicata. I lavori durerebbero molto, molto meno. E il suolo pubblico ritornerebbe fruibile a tutti.

        • Anna Maria Fedeli on

          Dimenticavo di dire che i lavori durerebbero e costerebbero molto meno se non si dovessero montare e smontare settimanalmente le piazzole di cantiere perdendo due mezze giornate lavorative ogni cinque e aumentando a dismisura i rischi di infortuni e il disagio di chi lavora.

          • E il disagio causato ai cittadini non possidenti chi lo risarcisce? I lavori fatti cn competenza e rapidità si pagano…
            Altrimenti ci si affida ai soliti che iniziano oggi e non finiscono più. Però costano poco.

        • Il suolo pubblico deve essere fruibile a tutti non solo ai residenti del centro storico, soprattutto a chi ci lavora e a chi è proprietario di immobili, ci paga le imposte relative e poi ha gli stalli posizionati in modo tale da impedirne l’accesso.

    • Purtroppo siamo giunti a questa situazione proprio perché troppi recanatesi hanno detto “lascia perdere…..”

      • Infatti a furia di lasciar perdere ci siano persi il centro storico, i negozi, le abitazioni, i reperti e gli archivi al loro interno, le memorie storiche di vario tipo.

Lascia un Commento

Exit mobile version