La principale trasmissione di approfondimento italiana sceglie, tra tutte, la città mariana per trattare il tema del crollo del turismo devozionale. Andato in onda ieri sera (29 aprile, ndr) un servizio su Loreto. Nel contenitore di Bruno Vespa anche l’intervista al sindaco Pieroni.

 

 

Dagli 850 pullman a semestre del 2019 a zero pullman del 2021. Sono i numeri delle presenze turistiche post pandemia a Loreto. Cifre che hanno evidentemente colpito anche Bruno Vespa, che ha deciso di inviare una troupe di Porta a Porta nella città mariana per documentare il tema del drammatico calo del turismo devozionale. La popolare trasmissione in onda su Rai 1 ha infatti scelto proprio Loreto, tra tutte le maggiori città santuario italiane, quale caso emblematico di come l’emergenza pandemica abbia di fatto azzerato un intero settore del turismo. Nella puntata di ieri sera (giovedì 29 aprile, ndr) Porta a Porta ha mandato in onda un servizio realizzato sabato scorso proprio a Loreto dall’inviata Paola Ferazzoli. Una ribalta televisiva nazionale importantissima per Loreto ma anche per le Marche, considerata l’autorevolezza della trasmissione, la più blasonata per quanto riguarda gli approfondimenti di politica ed attualità italiane. Il servizio di Porta a Porta ha dato voce al sindaco Moreno Pieroni, intervistato in proposito, e anche alle istanze delle manifestazioni che da diverse settimane vedono impegnate le amministrazioni e le attività produttive di tutte le maggiori città Santuario: Loreto, Assisi, Cascia, San Giovanni Rotondo e Pompei. La trasmissione è stata occasione di visibilità anche per le splendide location artistiche e paesaggistiche che Loreto offre: le telecamere di Porta a Porta hanno infatti realizzato numerose immagini della città, del Santuario, della cinta muraria e della circostante Riviera del Conero. Purtroppo, ancora, senza turisti.

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11 commenti

    • La puntata di giovedì sera (quando c’era il servizio su Loreto) ha avuto uno share del 10% e 1.035.000 telespettatori. Dati Auditel.

      • Falso. I dati Auditel sono notoriamente eccedenti per un buon 80%.
        Lo hai vito tu e qualche altra decina de Lureta’!

  1. Guglielmo Papa on

    A parte il commento ruffiano e per nulla realistico sulla importanza della trasmissione, si è trattato di un “marchettone” come dicono i giornalisti, secondo un cliché vecchio e superato. Sul turismo “devozionale” o “religioso” che dir si voglia a Loreto andrebbe fatto una ragionamento serio e approfondito, non solo il piagnisteo di chi cerca agevolazioni e vantaggi.

  2. Il grillotalpa on

    Tutto bene l’unica cosa strana (Non voglio essere campanilista ) che gli intervistati, compreso il sindaco, sono del Ponte ma il santuario sta a Loreto ed è strano che non ci sono commercianti che hanno attività da una vita al centro di loreto che sicuranente sanno anche le dinamiche storicHe del turismo lauretano ma… comunque senza dare polemiche per loreto una buona pubblicità

  3. Ma…il grillotalpa cosa vuole? Nemmeno lui è di Loreto, lui é un insetto parassita che vive sottoterra. Nocivo.

  4. Qualcuno mi saprebbe spiegare perchè il Comune si interessa solo in tempo di pandemia del turismo a Loreto?
    Davvero nessuno si è accorto che da molti anni, ben prima della pandemia, gli esercizi commerciali hanno sofferto proprio a causa della mancanza di iniziative e di considerazione?
    Neppure ci si è accorti che troppo spesso gli interessi dei commercianti, non gestiti da “centri devozionali”, e persino quelli culturali non “religiosi”, sono stati considerati di categoria inferiore?
    E… qualcuno saprebbe spiegarmi perchè ci si dovrebbe occupare, attraverso una politica di ristori e indennizzi, della crisi del turismo devozionale e non del turismo in generale?
    Il Sindaco Pieroni ha indagato su quanti pullman turistici abbiano raggiunto, nel 2021, Recanati, Gradara, Ascoli, Genga, Urbino o tanti altri siti turistici delle Marche e fuori delle Marche? Certo per Pieroni sarà facile rispondere che, essendo il Sindaco di Loreto, lui è di Loreto che si deve occupare, tuttavia trovo ugualmente di cattivo gusto il “piagnisteo” che invoca ristori che definirei quantomeno discriminatori, per di più dimenticando il trascorso disinteresse nei confronti di coloro che oggi si afferma di voler tutelare!

    • Ma fino a 7-8 mesi fa, quindi con la pandemia in corso, l’attuale sindaco di Loreto non era pure assessore regionale. Quindi stava in una posizione utile per comprendere come “buttava” il turismo nel resto delle Marche. Pochi alibi perciò. E lasciamo andare questa battaglia… clientelare al proprio destino.

  5. Il turismo è crollato dappertutto. Non si capisce perchè quello a Loreto dovrebbe essere trattato diversamente da quello di Castelfidardo o di Osimo o di Camerano. Boh.

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