Un gruppo di persone ha manifestato oggi pomeriggio sotto il palazzo comunale di Porto Recanati con cori, slogan e cartelloni contro il progetto, inanziato dalla Regione Marche con 120mila euro, per l’illuminazione dell’ex stabilimento Montecatini, più noto come capannone Nervi dal nome del suo progettista, appunto Pierluigi Nervi

Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile che passa dal lato mare a fianco dell’edificio e un’illuminazione artistica che ne metta in luce la sua struttura facendone un punto di richiamo turistico.

Ma per molti cittadini quei soldi sono letteralmenet butatti dalla finestra visto il particolare stato di degrado in cui si trova la struttura

 

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8 commenti

  1. Viviana Manganaro on

    Buongiorno, grazie della condivisione. Solo un paio di puntualizzazioni: la manifestazione è stata silenziosa, senza cori, nel rispetto del consiglio comunale in corso. Vorrei aggiungere che l’attribuzione a Nervi del capannone non è certa, e in ultimo vorrei far notare che il rendering del capannone mostrato non mette in luce (chiedo scusa per il gioco di parole) il reale aspetto della struttura, che è davvero decadente e necessita di urgente ristrutturazione, non solo per ragioni estetiche ma anche legate alla sicurezza pubblica. Grazie in ogni caso del risalto dato alla nostra iniziativa

    • Senta, credo che la sola cosa non opinabile è quella riguardante la sicurezza pubblica, molto più rilevante considerato il contesto urbanistico in cui si trova il manufatto. Quali sono le osservazioni in proposito? Ci sono problemi di stabilità? La copertura presenta degrado pericoloso per l’ambiente e i cittadini? Almeno il sindaco su questo dovrebbe essere chiaro, tenuto conto che il capannone si trova a ridosso di un’area balneare, quindi frequentata da persone di ogni età e condizione. Poi che sia davvero di Nervi o no poco conta francamente.

  2. Il “capannone”, sia stato o meno progettato dal grande Nervi, è testimonianza pregevole dell’architettura novecentesca, e come tale da ristrutturare e restituire alla cittadinanza per un uso confacente, non solo da illuminare. È così che si fa cultura. Semmai da abbattere sarebbe il “grattacielo”, vero pugno nello stomaco, che serge sul lungomare! Un turista.

    • da turista, quando l’ho visto per la prima volta sul lungomare mi sono chiesto subito: e questo orribile ecomostro cosa sarebbe?! Spenderci su soldi è pura follia, ora sarebbe solo da abbattere

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