È fantascienza pensare di avviare un consulto medico con tanto di ecografia polmonare o di ecocardiogramma quando fra lo specialista e il paziente ci sono chilometri e chilometri di distanza? Ormai non più a sentire il Presidente dell’Associazione “Dematepa” (De Martinis Telemedicine Panel) di Recanati, Fabio Corvatta che sabato, insieme agli altri soci, ha presentato l’accordo raggiunto con l’Amministrazione comunale di Montefano. Di fronte alla platea del teatro “La Rondinella”, dove erano seduti molti medici di famiglia del territorio, è stato presentato il progetto rivoluzionario della telemedicina che l’associazione, “composta da 20 medici pensionati che nel corso della loro carriera lavorativa hanno ricoperto incarichi prestigiosi alcuni nella sanità regionale e altri come docenti universitari, legati fra noi dal fatto che tutti ci siano formati alla scuola del dott. Carlo De Martinis”, ha avviato durante il primo periodo della pandemia.

“Lo abbiamo fatto – ha precisato Corvatta – spinti dalle necessità del momento ma con lo sguardo in avanti perché l’associazione nasce con la volontà anche in futuro di essere un sostegno al medico di base, specie per quelle realtà territoriali più disagiate come le zone montane o terremotate.” Corvatta ricorda come nel suo cammino l’associazione abbia potuto contare sull’appoggio di Confindustria Macerata – rappresentata sabato da Luca Paoletti, presidente della sezione Metalmeccanici di Confindustria Macerata e “figlio di questo paese”, come lui stesso si è presentato – che grazie all’erogazione di un contributo generoso ha permesso loro di acquistare molte delle attrezzature necessarie.

“Anche l’ex presidente Domenico Guzzini ha fatto una donazione personale e una come F.lli Guzzini e lo ha seguito in questo suo atto generoso anche la sorella Emma. Confindustria, inoltre, sta lavorando per l’organizzazione di una mostra alla Galleria Guzzini di Recanati dove saranno posti in vendita 90 opere d’arte di altrettanti artisti contemporanei generosamente raccolti dalla baronessa Lucrezia De Domizio Durini. Il ricavato della vendita sarà ugualmente devoluto alla nostra associazione per permetterci di migliorare la piattaforma digitale che abbiamo implementato e di arricchire la nostra strumentazione tecnologica”.

Come mai il primo accordo con un Ente pubblico è stato con Montefano? È il sindaco Barbieri a spiegare la scelta: “Montefano, dice, è un piccolo paese che può contare su pochi medici di base e poco più, ha una popolazione particolarmente anziana e non è felicemente collegata con le strutture ospedaliere perché i nostri punti di riferimento sono Macerata o Civitanova, distanti troppi chilometri quando c’è l’urgenza”. Ecco che la telemedicina diventa un importante e strategico servizio a favore della popolazione più fragile.

“Non solo per la popolazione ma anche per alleggerire la pressione sugli ospedali, sottolinea infine Corvatta. I 300 pazienti assisti da noi in questo periodo, che sono riusciti a non essere ospedalizzati ma curati a casa, hanno avuto certamente un beneficio personale ma lo è stato anche per le strutture ospedaliere che scoppiano e non ci dimentichiamo che troppo spesso diventano loro stesse fonte di contagio. La nostra è una collaborazione del tutto gratuita e il filtro sono i medici di base che ci possono trovare al loro fianco ogni volta che ne hanno bisogno”.

A sostegno dell’associazione si è già dichiarato anche l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che non è potuto intervenire all’iniziativa ma ha ribadito la sua adesione.

Telemedicina – incontro a Montefano 28-02-2021

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1 commento

  1. La PRIORITÀ è il rafforzamento della rete dei medici di base, la telemedicina è un’ottima cosa solo se destinata al suo sostegno. Si avverte il profumo dei soldi del recovery fund e tutti i si mettono in prima fila.

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