Arriverà in città una nuova stazione Radio Base per rete di telefonia mobile costituita da un palo poligonale di altezza 24 metri con pennone sommitale di 3 metri. L’impianto denominato “001 Recanati Sambucheto” sarà installato in contrada Santa Croce ed è stato richiesto, da un noto operatore di telefonia, con apposita istanza di autorizzazione il 13/11/2020.

Esistono norme e regole nazionali che disciplinano il settore, come la legge 36/2001 “Legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” o come il D.Lgs. 259/2003 che riconosce tali impianti come “opere di urbanizzazione primaria” con “carattere di pubblica utilità” per cui se entro 90 dalla presentazione della domanda non sia stato comunicato un provvedimento di diniego motivato da parte dell’Ente, si forma il silenzio assenso. Con gli obiettivi e gli impegni economici che la Commissione UE ha previsto per la crescita Digitale che partono dall’Agenda Digitale Europea, dalla Strategia italiana per la banda ultralarga, per arrivare entro 2025 alla Gigabit Society. Un Piano inteso a stabilire i livelli minimi di connettività in tutti i paesi europei per cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Finanziamenti per la transizione verde e digitale sono previsti anche nel Recovery fund. Per favorire uno
sviluppo socio-economico eliminando penalizzazioni tecnologiche strutturali e di connettività, come abbiamo sperimentato in quest’ultimo anno ad esempio, con lo smart working e la didattica a distanza, occorre realizzare reti di telecomunicazione di ultima generazione. Ciò consiste nella messa in funzione e nel completamento sul territorio nazionale della rete infrastrutturale per la
banda ultralarga(in fibra ottica) e la quinta generazione di telefonia mobile(5G).

Tuttavia è fondamentale tutelare e salvaguardare la salute dei cittadini e l’ambiente. A tal fine, oltre alle leggi sopracitate, si indirizza sia la legge regionale 12/2017 che l’art. 38 del D.L.76/2020 c.d. Decreto Semplificazioni facendo un richiamo esplicito ai “siti sensibili” e ad un “Piano Antenne”. Tutela delle “aree sensibili” ed evitare il fenomeno delle “antenne selvaggie”. Il Comune con i propri poteri urbanistici può pianificare e regolamentare la localizzazione delle stazioni radio base nel territorio, avvalendosi di strumenti qualificati per valutare e superare i rischi di esposizione della popolazione all’inquinamento elettromagnetico, pur nella consapevolezza di dover offrire copertura della rete di telefonia mobile.

Per questo il gruppo Consiliare della Lega Salvini Premier, con apposita interrogazione, vuole informare di cosa passa e viene deciso sopra la testa dei cittadini ed invita l’amministrazione a dotarsi di un nuovo Regolamento e di un “Piano Antenne” aggiornato all’ultimo Decreto.

Coordinatore cittadino Lega Salvini Premier – Benito Mariani

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

8 commenti

  1. AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
    Tutti a dire NO,NO TAV,NO TAP,NO CENTRALI NUCLEARI,NO TUTTO,ma tutti vogliamo la vita comoda,vogliamo l’infrastruttura,vogliamo che internet prenda e soprattutto il cellulare ma il tutto deve essere non sotto casa nostra o nei pressi.
    Vedi imondizia,tutti facciamo rifiuti ma dove vengono portati non ci importa,l’importante è che non sia sotto o nei pressi della nostra abitazione o città!
    Morale…una volta c’erano i cartelli con su scritti Recanati città denuclearizzata ora vi prego che vi faccia anche sponda la sindaca di Potenza Picena ma anche quello di Montelupone,propongo i cartelli Recanati città DECINQUEGGIZZATA,Potenza Picena città DECINQUEGGIZZATA ecc…
    Su…su basta parlare di cose banali!

  2. Luca Falzetti on

    A parte che con la pandemia in corso c’è da tener conto della didattica a distanza, la famosa DAD, che permette un minimo di lezioni agli studenti sparsi nel territorio, ma che funziona solo se ci sono le reti di collegamento, di cui le antenne fanno parte, ora è verosimile che ogni installazione del genere venga contestata per i motivi più astrusi e fantasiosi, magari appellandosi a teorie “scientifiche” cancellate da tempo. A ben vedere, qualunque punto per installare l’antenna non andrà bene, vuoi per questioni di “salute”, vuoi per questioni ambientali, vuoi per questioni paesaggistiche.
    Più realismo, per cortesia e meno demagogia.

  3. Povera Lega gli argomenti di quessi e musei e antenne invece di interrogare sulle questioni serie dove girano i soldi ….. ma vero ora i nuovi amici di merende non si toccano

Lascia un Commento

Exit mobile version