Egr. Sig. Ministro della Sanità Roberto SPERANZA

Continuo ad informarla che la Sanità’ nella Regione Marche è in pieno baratro organizzativo, permanendo ancora, di massima, organizzazione baricentrica del precedente Governo Regionale, scaduto il 21 Settembre 2020. Tale organizzazione baricentrica ha portato al concentramento di Soccorsi importanti e ricoveri in pochi ospedali, essendo gli altri Ospedali, esistenti nell’anno 2014, stati chiusi dal Governo Regionale scaduto. Dopo tali chiusure il diluvio! Con intasamenti generalizzati, caos, mobilità passiva alle stelle, difficoltà enormi nelle prenotazioni di visite specialistiche, nel trattamento di disabilità e nomadismo di malati e famiglie drammatico e costante.

Leggiamo, sulla stampa, del suo Piano sulla Sanità da 18/20 miliardi mirato principalmente pressoché sulle cure a casa, sulle extraospedaliere Case di Comunità e sugli Ospedali di Comunità, sempre extraospedalieri. Nessuna traccia, né cenno alla indispensabile riapertura degli ospedali PUBBLICI chiusi, almeno quelli eliminati, come Ospedali, dal 2012 (anno del D.M. Balduzzi) in poi.

Siamo fortemente convinti che senza la riapertura di questi ultimi, il sistema da Lei impostato non funzionerà affatto o molto molto male. PEGGIO DI OGGI, che è tutto un dire, essendo molto scettici sulla qualità delle cure domiciliari e sulla loro validità, senza un Ospedale di prossimità in simbiosi alle stesse, ed ancor più scettici sulle strutture extraospedaliere i cui risultati nelle Marche stanno fortemente deludendo e creando scompensi sanitari, clinici e sociali, proprio in assenza di un vero Ospedale di prossimità in simbiosi con gli stessi, esattamente come necessita, lo ripeto, alla, pur rafforzata, ma insufficiente in tutti i sensi, medicina territoriale.

Siamo più che convinti che voler trasformare drasticamente la sanità “di attesa” in una sanità “di iniziativa”, fantasie inaccettabili che lasciamo ai freddi burocrati da budget ed ai consulenti che non vivono tra la gente, sia uno dei più tragici errori che in questo momento si possano impostare, come leggiamo sulla stampa essere la Sua iniziativa. INIZIATIVA DISAPPROVABILE CHE LA PREGO VOLER RIVEDERE PRESSOCHÉ IN TOTO rimodulando il Suo Piano Sanitario Nazionale verso un policentrismo ospedaliero equilibrante e garante PER TUTTI di ALMENO un Ospedale pubblico, specie nelle vallate e negli entroterra della nazione, in bacini di utenza di 25/30 mila abitanti.

ALTRIMENTI IL CAOS SANITARIO, ne sia certo. NON SI FERMERÀ ANCOR PIU’ AGGRAVATO DA EVENTUALI PANDEMIE COME L’ATTUALE.

Carlo Ruggeri, PRESIDENTE DEL COMITATO PRO OSPEDALI PUBBLICI MARCHE

 

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