Il prezioso intervento di restauro sulla monumentale statua in legno dipinto raffigurante San Pietro martire della chiesa di San Domenico a Fabriano del grande artista del Quattrocento Donatello, recentemente conclusosi, è stato eseguito dalla dott.ssa Anna Fulimeni nativa di Recanati, restauratrice di Beni Culturali, formatasi a Firenze dove ha conseguito due lauree in Lettere Moderne e all’Opificio delle Pietre Dure nel settore sculture lignee policrome.
Apprezzata restauratrice di Beni Culturali dalla Soprintendenza di Firenze, dalla Curia e dalle più importanti istituzioni della città con le quali lavora da anni, Anna ha rivolto la sua cura anche alle opere d’arte del territorio marchigiano in accordo con la Soprintendenza di Ancona: a Pollenza ha restaurato un San Sebastiano quattrocentesco (sponsorizzato dalla Ditta Johnvox) ed a Corinaldo un Deposto (sec. XVI).
A Recanati ha restituito splendore al Crocifisso quattrocentesco dei Moranzone in Santa Maria di Castelnuovo (sponsorizzato da Giuseppe Guzzini) ed alle stazioni della Via Crucis della Cattedrale di Biagio Biagetti (grazie al contributo di don Lauro Cingolani), esponente di spicco della cultura del restauro del Novecento.
Di recente ha restaurato la Vesperbild (sec. XV) di Santa Maria di Montemonaco esposta alla mostra ‘Rinascimento marchigiano’ svoltasi ad Ascoli Piceno e la ‘Madonna di Valpovera’ (sec. XV) del Maestro della Madonna di Macereto, esposta, prima del suo restauro, alla mostra “Facciamo presto. Marche 2016-2017. Tesori salvati, tesori da salvare” svoltasi agli Uffizi e curata dal Soprintendente di Mantova Gabriele Barucca.
Il lavoro sulla scultura del San Pietro martire è stato preceduto da una campagna di indagini diagnostiche prima dell’intervento di restauro estremamente complesso e delicato. Passione, studio e spirito critico sono le peculiarità sulle quale si è imperniata la professione di restauratrice di Anna Fulimeni.
Queste caratteristiche sono unite ad una capacità di dialogare con le diverse competenze chiamate oggi al servizio della tutela: il restauro è luogo del confronto tra restauratore, storico dell’arte e scienziato, seppure spetta al restauratore mettere mano sul corpo materiale dell’opera d’arte, un aspetto per il quale è indispensabile sensibilità, conoscenza dei materiali e della tecnica di costruzione dell’opera d’arte.
Un periodo ricco di soddisfazioni per la giovane restauratrice: quest’anno ha vinto il Premio internazionale Friends of Florence; inoltre, attualmente sta restaurando il Crocifisso ligneo policromo quattrocentesco nella Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, promosso da Intesa San Paolo come vincitrice per il progetto Restituzioni, un programma di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio artistico del Paese.