Luci spente come la macchina del caffè, un nuovo, ulteriore vuoto in centro storico a Recanati: ha chiuso definitivamente l’altra sera il “Jemi Bar” di Via Roma e Jessica Storani, la giovane titolare insieme alla mamma Alba, ha salutato amici e clienti affezionati con una piccola festa dal sapore amaro.

“La situazione è diventata insostenibile, ci dice Jessica. Le nostre principali fonti di guadagno erano l’afflusso di turisti ed il via-vai all’entrata e all’uscita dalle scuole da parte dei bambini e dei loro genitori. Ci siamo trovate di punto in bianco private di entrambi e la situazione non sembra voler migliorare. Gli aiuti economici dell’Inps non bastano nemmeno a coprire le bollette, l’affitto è aumentato di quasi 50 euro al mese ed il giro di clienti è inevitabilmente crollato un po’ per paura, un po’ perché fortemente limitato dai decreti amministrativi”.

Continua ad essere drammatica, quindi, la situazione, soprattutto per le partite Iva, costrette ad una chiusura anticipata negli ultimi mesi ed ora anche private della possibilità di poter lavorare durante le feste natalizie, da sempre importante fonte di guadagno e sostentamento. “Abbiamo deciso di chiudere, continua Jessica, per poter quantomeno passare il Natale in famiglia senza doverci preoccupare di aprire un giorno sì e uno no. C’è un senso di sfiducia generale davvero preoccupante e la gestione della situazione, da parte del Comune e delle forze dell’ordine, non ha aiutato: cambi di viabilità dall’oggi al domani e multe salate hanno spaventato gli ultimi clienti rimasti. Per poter prendere un caffè bisogna pagarne 40 di multa e la tolleranza è praticamente pari a zero. Dispiace perché è dal 2008 che gestisco quest’attività ed era diventata parte della mia vita, ma non è mai troppo tardi per cambiare. Non ho mai visto la città così in difficoltà e mi auguro che tutto possa risolversi per il meglio con l’arrivo del nuovo anno”.

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17 commenti

    • Tra i tanti doni che questo governo fa ad alcune categorie di cittadini a spese di altri c’è la proproga del blocco degli sfratti. Quindi i proprietari di immobili sono per legge condannati a tenersi gli inquilini morosi e a pagare imposte e tasse su beni immobili che per legge non solo non rendono nulla ma costano e si deteriorano. E per loro non è previsto alcun ristoro. In compenso gli inquilini, che a causa del sisma 2016 hanno avuto l’immobile inagibile, percepiscono il contributo di autonoma sistemazione mentre i proprietari, in attesa di un contributo per il ripristino dell’immobile che non si sa quando arriverà, pagano imposte e tasse sui fabbricati inagibili. C’è molto altro da dire ma non è questa la sede.

  1. anna maria fedeli on

    C’è chi per vivere deve fornire alimenti, serizi, beni materiali o immateriali e chi, invece, fa quattro norme un po’ cervellotiche e inapplicabili poi prende due persone, mette loro un blocchetto in mano e le manda in giro a sanzionare dei reati capitali come fermarsi a fare carico scarico, prendere un caffè, ispezionare un cantiere, montare impianti.

    • Ma su su…basta buonismo,sappiamo tutti il grave momento mondiale che stiamo attraversando e ciò che accade in Italia accade nel resto del mondo.
      I Bar e Ristoranti anche in Germania sono chiusi e ci sarà un motivo noooo?
      Che manda avanti l’economia sono le industrie la manifattura le esportazioni e chi fornisce ALIMENTI come ci tieni tanto a sottolineare guadagna lo stesso,non a caso a fare la spesa non ci andiamo tutti?
      Chi fornisce carne al ristorante la fornisce al supermercato,con la differenza che una fiorentina se la cucini a casa ti costa la metà,con la conseguenza di un maggior potere d’acquisto da parte dei cittadini!!
      Su…su basta buonismo,basta buonismo,avete rotto i corbezzoli con questi bar e ristoranti,quando chiudono le fabbriche e ci sono operai che rimangono senza lavoro non c’è tutto questo pietismo!

      • Per noi un caffe al bar e’ superfluo, ma per gli operai che ci lavorano, quell’attività e’ necessaria, perché se e’ vero che come dice lei chi manda avanti l economia sono le industrie, e’ altrettanto vero che chi manda avanti le famiglie sono persone che svolgono quelle semplici attivita che chiudono.

    • le norme sono state fatte a salvaguardia della nostra salute e quelli sanzionati sono i soliti furbetti che se ne fregano delle regole e che, complici i loro partiti di riferimento, non hanno permesso misure più restrittive

    • Io al centro non vado neanche più a fare visite domiciliari, l’ultima volta per incassare 25 euro ne ho spese 30 di multa, precedentemente per andare a prendere mia figlia a scuola (san Vito) in anticipo perché stava male, giusto il tempo di salire firmare e scendere con lei, altre 30 euro di multa. Per me il centro oramai è zona da evitare!

  2. Chissà, quando il virus darà tregua e la situazione migliorera’ forse il governo farà riaprire di nuovo discoteche e darà bonus vacanze per incitare a spostarsi in modo da mandare nuovamente in fumo i sacrifici fatti.

    • Chissà se prima o poi chi ci governa metterà davvero mano alle criticità reali come i trasporti, comunque superaffollati, una sanità territoriale, una scuola con classi non pollaio, edifici scolastici che non caschino alla prima scossa di terremoto, invece di trastullarsi con giochetti come monopattini, banchi a rotelle, bici elettriche. Il territorio è ormai tutta una frana, le ferrovie in certe tratte non fanno sufficiente manutenzione, i ponti crollano, alle prime pioggie i fiumi esondano poichè gli argini non hanno manutenzione da decenni, i fossi rompono sui campi e l’inquinamente tutto sommerge. Certo le ultime criticità non sono tutte ascrivibili al governo attuale, ma questo deve essere ai primi punti dei prossimi impegni economici non le mancette elettorali a questo e quello.

  3. Gigiuseppe la rosa on

    SPERIAMO CHE QUESTI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO (DELLA PEGGIORE SPECIE), VADANO VIA PRESTO MA FINCHE IL PUTTINO DI RIGNANO (RENZI ) COME LO CHIAMO IO CON 4 SENATORI E 4 DEPUTATI GLI FARA’ DA STAMPELLA RESTERANNO INCOLLATI CON LE TERGA ALLE POLTRNE MOLTA DI QUELLA GENTE SA CHE DOVREBBE TORNARE A FARE QUELLO CHE FACEVA PRIMA GIUSEPPE LA ROSA

  4. Ogni attivita’ che chiude e’ una perdita per l’intero paese, siamo in un
    emergenza che non dipende da chi ci governa, ma certamente ci sono governanti che potrebbero fare la differenza…avendo una piccola attivita’ ad Ancona sono vicino ai titolari del jemi bar…siate forti!!!

  5. Ogni attività economica che chiude è un presidio in meno del territorio. Nel centro di Recanati è ormai una ecatombe. Ci sarà un altro cartello affittasi o vendesi ringraziando la miopia e grettezza di questa amministrazione ad alto tasso culturale.

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