Ha terminato la sua fuga nel carcere di Ancona Mantacuto il trentunenne pakistano, clandestino, senza fissa dimora sul territorio nazionale e gravato da numerosi ulteriori precedenti, che la sera del 19 u.s. aveva tentato una rapina presso l’esercizio commerciale Pizza Express sito in Via Pietro Mica di Porto Recanati.
Erano circa le ore 22.00 quando lo straniero con volto parzialmente travisato e verosimilmente armato di pistola si è presentato alla titolare della pizzeria intimandole di consegnargli tutti i soldi dell’incasso, ma la reazione della donna e le sue urla hanno attirato l’attenzione del marito, intanto presente in cucina, subito intervenuto costringendo il malintenzionato alla fuga per le vie limitrofe.
Le indagini immediatamente intraprese e la serrata attività di ricerca operata dai militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, anche sulla base dei positivi riscontri testimoniali e delle immagini degli impianti di videosorveglianza acquisite, hanno consentito di rintracciare questa notte il cittadino straniero presso lo scalo ferroviario, intenzionato a lasciare definitivamente l’area portorecanatese, trovato armato di coltello a serramanico del genere proibito che teneva nella tasca del pantalone, successivamente sottoposto a sequestro.
Sussistendo il reale ed imminente pericolo di fuga e stante la concordanza dei numerosi indizi di reità frattanto raccolti a suo carico dai Carabinieri, l’uomo dopo le operazioni di fotosegnalamento è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentata rapina aggravata ed associato al carcere di Ancona, giuste disposizioni impartite dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata dott.ssa Rosanna Buccini che ha promosso la convalida del fermo ed avanzato richiesta di idonea misura cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari.
Mentre, è stato tradotto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Porto San Giorgio in uno dei due autori della rapina consumata invece la sera del 16 dicembre presso il supermercato ‘Si con te’ di via XXV Marzo 1935 a Porto Recanati, quando un uomo con volto coperto dalla mascherina di protezione ed il cappuccio della felpa ha minacciato una delle cassiere brandendo un grosso coltello da cucina ed, ottenuto il bottino, si è diretto verso il limitrofo giardino ove l’attendeva il suo complice a bordo di un veicolo.
La rocambolesca fuga, interrotta da un attento e solerte corriere che, realizzato quanto fosse appena accaduto, ha frapposto il suo furgone dinanzi alla loro autovettura, tanto da costringere i due a scendere e scappare a piedi. Anche in questo caso, le convulse quanto complesse indagini magistralmente svolte nell’immediatezza dal personale della locale Stazione Carabinieri, sempre coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata dott.ssa Rosanna Buccini, hanno consentito positivi riscontri, anche se sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione del correo, rimasto ignoto.
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Un doveroso grazie alle forze dell’ordine. Suppongo che questo signore sia già fuori a festeggiare in pace il Natale. Gli altri sono già ai domiciliari, naturalmente.