La Giunta recanatese approva il progetto esecutivo dell’Intervento di riqualificazione del fosso delle Conce previsto nell’ambito del Contratto di Fiume Musone, lo strumento di programmazione per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, per la riqualificazione ambientale e paesaggistica. L’intervento prevede il rimboschimento di aree di proprietà pubblica sulle quali l’Amministrazione Comunale intende avviare un operazione di riassetto ecologico basato sull’introduzione di boschi naturaliformi, in particolare di ben 915 alberi e 2.288 arbusti ed aree a prato naturale in cui possano svolgersi attività ludiche all’aria aperta proprie degli spazi destinati a parco pubblico per i cittadini.
“L’obiettivo è quello di realizzare un importante progetto di alta valenza ambientale per il contenimento della CO2, per l’aumento della biodiversità e per la realizzazione di un luogo naturale liberamente fruibile con un’alta valenza didattica e culturale. – Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Un incentivo alla fruizione di un turismo lento, attento e consapevole nella città della cultura, ma anche del paesaggio rurale e naturale.”
Il costo complessivo previsto è di 88 mila euro, di cui 40 mila euro reperiti dal finanziamento dalla Regione Marche nell’ambito del Decreto di Biodiversità e Rete Ecologica Regionale e i restanti 48 mila euro, come quota di cofinanziamento del Comune di Recanati, previsti nel Bilancio di Previsione Finanziario 2020/2022.
“L’intervento interessa tre aree, l’area dell’ex discarica , l’area sottostante il cimitero e la vasta area destinata a parco pubblico delimitata da Via Cossio. – Ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Michele Moretti – In particolare quella della ex discarica, che sarà interessata da un intervento di rinatulizzazione con messa a dimora di vegetazione ad alto fusto con la possibilità di inserire un sentiero che proseguirà fino a valle e che consentirà di strutturare un suggestivo percorso pedonale agrario di ingresso verso la città che da via Offagna permetterà l’accesso al centro storico da Porta S.Filippo. In tale area gli arbusti sono stati pensati anche in funzione del possibile utilizzo dell’area per l’allevamento delle api. Nell’area sottostante il Cimitero l’intervento consiste, invece, nell’impianto di vegetazione autoctona in continuità con la macchia arborea del cimitero, già fortemente sviluppata, in modo da costruire un vero e proprio settore di bosco urbano. Il progetto di fattibilità generale prevede anche l’inserimento di un sentiero che permetta di collegare il perimetro dell’area cimiteriale e di offrire possibili collegamenti a valle, oltre via Paolina Leopardi. L’impianto vegetazionale nell’area in oggetto svolgerà anche un compito di mitigazione del dissesto superficiale dovuto alla presenza di acqua nel sottosuolo che costituisce un fattore di preoccupazione per la tenuta della strada. Nell’area del parco pubblico sopra via Cossio l’intervento prevede la configurazione dello spazio verde fruibile attraverso la sistemazione delle diverse aree a bosco, arbusteto e a prato in modo da definire un vasto spazio aperto pianeggiante centrale – ben schermato rispetto agli edifici che delimitano l’area – liberamente fruibile per svago e spettacoli sfruttando la sua elevata panoramicità che spazia dal centro storico al M.Conero, al mare ed al Santuario di Loreto.”
10 commenti
Il comune spende 48 mila euro per piantare alberi mentre le attività e le famiglie sono in difficoltà ….. cose da pazzi !!!!!!
Finalmente un progetto di rinaturalizzazione che spero sarà condotta in modo tecnicamente valido.
È un annuncio o i lavori si faranno davvero? È stato presentato il progetto per fare una via ciclabile al mare che sarebbe molto opportuna e si inquadrerebbe nel quadro della politica regionale sulle ciclovie. A che punto è?
Con quei soldi invece di pulire i fiumi, fossi di scolo, torrenti, tagliare i rami, rimuovere vegetazione inopportuna dare una sistemata andamo a cerca’ sempre di complicarsi la vita. Basta andà giù il potenza che è un grasciaro, invito l’ingegnere ad uscire dalle 4 mura cittadine e andare a vedere come sono ridotti tutti i fossi, alvei torrenti, potenza musone …..
La sua analisi è giusta e io concordo, ma purtroppo in Italia a complicarci la vita non è solo il comune, che comunque ci mette del suo. Le sponde dei fiumi sono competenza del Genio Civile, i fossi sono di competenza del Consorzio di Bonifica ( avete presente le cartelle esattoriali e li avete mai visti all’opera? ) e via andando competenze spezzettate, vedi anche le autorità di bacino etc. Quanto poi a invitare i tecnici comunali a uscire dalle quattro mura cittadine e andare a vedere il territorio, mi associo. Ma si guardano bene dal farlo per vari motivi, non ultimo il fatto che dovrebbero percorrere le mitiche strade rurali comunali che sono una vera palestra di allenamento per il più avventuroso dei rally e quindi non volendo demolire le loro auto si guardano bene dal percorrerle.
Esatto infatti è di competenza di quello, è di competenza di quell’altro nessuno fa niente e se ne lava le mani. Ce ne sono di cose da sistemare anche se si mettesse le mani alle strade comunali già sistemando gli incroci, le piante pericolanti, tagliare l’erba, segnaletica orizzotale e verticale da paese del bagladesh già se qualcuno fa qualcosa non è vero che si riduce ad un “letamaio” generale. Per il consorzio ho dovuto fare un paio di esposti per sistemare i fossi demaniali eppure si ricordano tutti gli anni a mandare le cartelle esattoriali con tanto di lettera accompagnatoria nel quale si vantano che hanno fatto questo e quell’altro….
Chi sei? Esposto Paghini?
Stranamente i commenti su questo articolo sono sensati, argomentati, non volgari, ed è già molto. Oggi è Natale e chiediamo a Gesù Bambino che nel nuovo anno siano sistemate le cose necessarie e indispensabili, i fossi da parte del Consorzio di Bonifica (che, dopo che non fa niente e ci costa un botto, potrebbe risparmiarci le sue letterine autocelebrative), le buche delle strade, la segnaletica, gli alberi pericolanti da parte del Comune, le sponde dei fiumi da parte del Genio Civile, una sanità sul territorio da parte della Regione e a continuare….. Però sulla sponda del fiume Potenza , ove con spese astronomiche già negli anni 90 fu costruita una pista ciclabile, il Comune dovrebbe fare controllo e manutenzione. Ci hanno trovato auto abbandonate, un morto per overdose, è l’autostrada di ogni traffico illecito, di ogni spostamento non autorizzato. E’ lì che vanno fatti i controlli da parte delle forze di polizia comunali non solo in Piazza, al Duomo, in Via Roma etc. Ma forse poichè si chiamano vigili urbani stanno solo al centro dell’urbe, l’ambiente rurale serve solo a incassare imposte e tasse ai livelli massimi consentiti. Buon appetito.
Il progetto è bello, i progettisti qualificati, ma una volta realizzato chi farà manutenzione in una area così vasta? La manutenzione dell’esistente non è proprio il fiore all’occhiello di questa città.
commenti sensati…meno il tuo. magna , magna.