Ad oggi Montelupone conta 55 persone in quarantena e di queste 37 con tampone positivo (7 ricoverati e 30 in isolamento e terapia domiciliare).

Il sindaco Rolando Pecora, nel comunicare l’aggiornamento, fa presente come rimangano ancora alcuni problemi: “la recettività delle strutture ospedaliere (soprattutto per la carenza di personale), la gestione del tracciamento e quindi del contenimento del contagio, la disponibilità e la tempestività degli accertamenti diagnostici (quali esami, quanti, dove e in quali tempi).

Sugli Ospedali possiamo poco. Sul resto qualcosa di più. Per essere chiari utilizzerò una mia esperienza personale.

Alcune settimane orsono un mio congiunto (che chiamerò Mario) esegue un tampone molecolare presso un laboratorio privato accreditato con esito positivo comunicato dopo 48 ore. L’esito viene comunicato al Medico curante. Sia questi che il laboratorio hanno l’obbligo di comunicarlo all’ASUR, e lo fanno. Mario vive con moglie e figli che frequentano le nostre scuole. Io dico loro (che non vengono contattati dall’ASUR) di rimanere da subito a casa. Alcuni giorni dopo l’esito del tampone, non risultando ufficialmente (ASUR, Regione) la loro situazione, come Sindaco scrivo richiedendo il rispetto e l’adozione della procedura necessaria (isolamento e quarantena).

Stop 1: è NECESSARIA la comunicazione rapida tra enti interessati. Solo con questa si può effettuare il tempestivo isolamento e la tempestiva ricerca dei contatti stretti. Se la quarantena non l’avessi prescritta io, gli altri familiari di Mario sarebbero andati a lavoro o a scuola perchè asintomatici.

Tralascio il racconto dei passaggi in Ospedale di Mario che nel frattempo aveva bisogno di ossigeno. I familiari continuano ad essere asintomatici e, dopo 14 giorni potrebbero tornare a scuola. Attendono che l’ASUR comunichi il da farsi. In assenza di comunicazione, sottopongo (a spese del Comune) i 2 minori, insieme ad altri alunni delle nostre scuole in analoga situazione, a tampone molecolare. In questa circostanza anche la moglie di Mario si paga il tampone. Risultato: la moglie di Mario e uno dei figli risultano positivi.

Stop 2: se non avessimo effettuato a nostre spese (in parte) il controllo, un bambino positivo sarebbe rientrato a scuola (e senza mascherina) e una madre positiva sarebbe tornata a lavoro. Continueremo ad intervenire per casi analoghi.

Morale: oltre al mio caso “personale”, potrei raccontarvi di laboratori o Medici che non comunicano all’ASUR l’esito di tamponi positivi (segnalati); di concittadini che non riescono a contattare gli Uffici competenti, e altro.

Un ruolo fondamentale lo stanno svolgendo i Medici di base (come sempre), che con la loro buona volontà cercano di mettere “pezze” alle falle del sistema. A questo proposito, parlando con dei Medici di base dell’ASUR Ancona, mi riferivano che da alcune settimane stanno facendo tamponi rapidi. Penso che queste iniziative dovrebbero essere svolte uniformemente nella Regione, anche perchè la nostra Provincia è tra le maggiormente interessate (da noi la tenda è pronta da un bel po’)

Nonostante tutto, stiamo andando meglio: a Montelupone abbiamo “anticipato” il trend nazionale in miglioramento. Evidentemente la nostra Comunità ha affrontato responsabilmente il problema facendosene carico con appropriatezza: vi ringrazio per il vostro impegno e la vostra collaborazione”.

Rolando Pecora

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