siglato lo schema del protocollo d’intesa tra Regione Marche e sindacati. Saltamartini: “Giusto riconoscimento a chi è in prima linea”. Stanziati 13,7 milioni di euro
Valorizzazione del personale dipendente degli enti del Servizio sanitario regionale impegnato nell’emergenza Covid-19 attraverso lo stanziamento di 13,7 milioni di euro di cui 8,8 messi a disposizione dalla Regione Marche. È l’obiettivo dello schema di protocollo d’intesa siglato, ieri, nel tardo pomeriggio, tra la Regione e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza sanitaria e del comparto. “L’accordo rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’abnegazione del personale impegnato sul fronte del contenimento e della cura della pandemia. Un impegno gravoso e complesso in termini quantitativi e qualitativi, che va riconosciuto e remunerato con le risorse necessarie e adeguate alla gravosità del momento. Lo sblocco dei premi ai sanitari era un impegno che la Giunta regionale si è assunta all’atto dell’insediamento, che ora assolviamo riconoscendo, con l’intesa sindacale, una premialità a chi rischia la vita per assistere gli altri”, commenta l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Oltre a uno stanziamento destinato a incrementare i fondi oggetto dell’intesa sottoscritta nel maggio scorso al fine di chiudere la prima fase dell’emergenza, il documento prevede la conferma delle indennità intese a compensare il rischio e il disagio delle condizioni di lavoro, il pagamento del lavoro straordinario anche per i tempi di vestizione e il rimborso delle spese di viaggio, riconosciuti in termini più ampi rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro. Per quanto riguarda i “premi”, sono stati definiti compensi incentivanti pari a 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza. Al personale impegnato nel nuovo ospedale Covid presso la Fiera di Civitanova Marche saranno riconosciuti 30 euro per turno al personale del comparto e 70 euro alla dirigenza. Per ogni turno aggiuntivo il comparto percepirà 30 euro lordi all’ora e la dirigenza 70 euro. “In concreto – evidenzia Saltamartini – un infermiere impegnato per 20 turni, in un mese potrà ricevere 185 euro lordi a titolo di indennità e 300 euro a titolo di incentivazioni. Questa ultima voce sale a 600 euro nel caso di un infermiere operante a Civitanova. A ciò devono aggiungersi il compenso per il lavoro straordinario e le eventuali prestazioni aggiuntive”. Analogamente, a fronte del medesimo impegno quantitativo, “un medico potrà ricevere 800 euro lordi al mese a titolo di incentivazioni che saliranno a 1.400 euro in caso di attività prestata a Civitanova”. Il protocollo siglato allega una dichiarazione congiunta che sottolinea anche “la necessità di reperire gli strumenti idonei a valorizzare l’apporto degli operatori sociosanitari e degli autisti di ambulanza alle attività di risposta all’emergenza sanitaria Covid-19”. Regione e sindacati torneranno a incontrarsi per “valutare ogni soluzione consentita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti”.
2 commenti
Ma poi al netto delle trattenute quanto rimane sull’unghia?
Se si superano i 28000 euro LORDI si entra nell’aliquota del 27% e fare due conti…conviene?
Peggio per chi naviga sui 55000 che dal 27 passa al 38%
Proprio vero lo stato è il nostro socio poi se devi fare un tampone velocemente lo devi fare a pagamento!
E sugli Umbri non è meglio che ognuno si curi a casa sua?
Fate schifo. Vergognatevi 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza. E quelli della prima ondata?siete tutti buffoni e pezzenti