Apprendiamo con incredulità dagli organi di stampa locali la decisione dell’Amministrazione Bravi di escludere la zona del parco di Fonti San Lorenzo, e del vicino Circolo culturale, dall’implementazione degli strumenti di video sorveglianza. Una decisione che avviene dopo le rimostranze sollevate proprio dal Centro circa l’uso delle telecamere come strumento di sicurezza. Si badi che non è nostra intenzione scagliarci in invettive ideologiche contro i ragazzi del Circolo di Fonti San Lorenzo che, seppur di matrice politica dichiaratamente opposta, rispettiamo per la loro dedizione e il loro impegno.

Chi è che si comporta in maniera insensata invece è l’Amministrazione comunale che, sulla base di un ipotetico “modello” incarnato proprio dall’esperienza del Centro, decide di escludere l’intera area del parco dal progetto d’installazione di nuove telecamere. I motivi per cui contestiamo questa scelta sono molteplici; innanzitutto è passato il messaggio che basta “lagnarsi” con l’Amministrazione se questa valuta un provvedimento sgradito e si ottiene ciò che si vuole, inoltre non sono chiare alcune dinamiche: hanno espresso il loro parere contrario i ragazzi del Centro, ma i residenti? Qualcuno li ha ascoltati o non contano veramente nulla per questa Amministrazione? Quali sono i criteri OGGETTIVI per cui il parco del Quartiere di Fonti San Lorenzo dovrebbe essere esente da video sorveglianza? Quali sarebbero allora i criteri OGGETTIVI, se ce ne sono a questo punto, che hanno determinato l’installazione di telecamere in altre zone?

Poi, scusateci Bravi e Nicolini, definite Fonti San Lorenzo “quartiere sociale e educante” come se gli altri quartieri e rioni fossero popolati da vandali maleducati ed incivili? Semplicemente inaccettabile. Ci sentiamo inoltre di affermare che non c’è nulla di “contraddittorio” nel voler tutelare il frutto della “responsabilizzazione diffusa dei cittadini e delle cittadine” con un sistema di sorveglianza che può solo essere un valore aggiunto.

Ma la cosa più grave è che non solo, come sempre, si fanno figli e figliastri, ma che proprio chi dovrebbe fungere da esempio ai suoi cittadini, specie quelli più giovani che si danno da fare per la comunità, assecondi quella che percepiamo come una mera presa di posizione ideologica.

Simone Simonacci ed Ettore Pelati
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8 commenti

  1. Ollio! Pevche’ non volliono mettevue telecamevue ?
    Stanlio Pevche’ il cinema lo facciamo noi!! Mhmh mhmh! Stiiiupido !

  2. Scrivono pagine sul perchè no telecamere e questi chiedono “perchè no telecamere?”. È ufficiale: non sanno leggere

    • quindi spiegaci tu che hai avuto la fortuna di un’ istruzione.
      se pontifica Bravi, e Nicolini,chi eventualmenete chiede l’opportunità di avere chiarimenti sul perchè si pondera la sicurezza dei quartieri a seconde della presenza, o meno, di centri sociali, incappa in queste tue sanzioni razziste che relegano chi fa domande sensate nel purgatorio degli analfabeti funzionali (PRATICAMENTE TUTTI QUELLI CHE NON VOTANO A SINISTRA). Dai, facci capire te, magari si sono organizzati con tante piccole vedette lombarde invece delle telecamere, e gli ingenui ancora a fare domande sciocche.
      chiaro che nulla va tolto all’impegno dei ragazzi del centro, davvero encomiabile e se possibile da replicare, ma da qui a non rispettare niente e nessuno che possa avere altri pensieri ce ne passa.

  3. Si può saper leggere fin troppo bene e non essere per nulla d’accordo con quanto scritto dal potentissimo centro culturale che per altro fa iniziative validissime.

  4. “Poi, scusateci Bravi e Nicolini, definite Fonti San Lorenzo “quartiere sociale e educante” come se gli altri quartieri e rioni fossero popolati da vandali maleducati ed incivili? Semplicemente inaccettabile. ”

    L’opposizione fa sempre così: hanno fatto un complimento ad un quartiere e aizzano subito i creduloni con “quaquaqua a noi niente!”. Ma dato che i due compagnon stanno sempre al centro storico a passì, perché non pensano ad opporsi al fatto che le telecamere non riprendono gli angoli davvero bui nel centro storico, dove le telecamere sono piazzate a casaccio, o ai torrioni, dove si riprende solo la rotatoria!
    Se un parco, la cui gestione spetta ad un’associazione che ha un contratto con il comune, non adotta le telecamere dopo averne discusso con i consumatori dell’associazione e i residenti lì accanto, a voi che ve freca? NOn si sono svolti episodi violenti negli ultimi 5 anni e più.
    Si sta parlando del parco, non di tutto un quartiere.

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