C’è voluta l’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Simone Simonacci, per veder pubblicati finalmente, con un ritardo inspiegabile di circa un anno e mezzo, i redditi dei consiglieri comunali e dei componenti della giunta.

Il più ricco? Il ginecologo Reginaldo Polsonetti (lista “Recanati Insieme”) con un reddito di 118.852 euro fra pensione e attività libero-professionale. Il più povero? Se non si conta Roberta Sforza, (Gruppo consiliare “Recanati Insieme”) per la quale la denuncia dei redditi non è stata pubblicata, è Giorgio Generosi (gruppo consiliare “Vivere Recanati”) che dalla sua attività agricola nel 2018 ha ricavato un reddito di appena 546 euro.

Nel mezzo tutti gli altri ad iniziare dal medico Antonella Mariani (Gruppo consiliare di maggioranza: Vivere Recanati) con 102.537 euro, seguono, quasi a pari medico, due assessori: l’avvocato Michele Moretti, che dichiara un reddito di 68.904 euro, e la docente universitaria Paola Nicolini con 68.671 euro. Subito dietro il veterinario Marco Canalini (61.099 euro) e distanziati di poco l’uno dall’altro i due Bravi: il sindaco Antonio, commercialista, con 51.595 euro (di cui 18.407 derivano dall’incarico politico) e l’ingegnere Graziano (lista civica di minoranza “Valore Futuro”), reddito dichiarato 50.988.

Arriva, quindi, l’ex sindaco, Francesco Fiordomo che nel 2018 ha dichiarato un reddito di 39.586 di cui 33.466 era l’indennità che percepiva come primo cittadino, il resto, invece, è frutto della sua attività di giornalista. Lo tallona l’assessore Rita Soccio (reddito dichiarato 38.514 euro di cui 7.530 dall’incarico politico), insegnante di scuola media, la commercialista Roberta Pennacchioni (37.654 dell’attività professionale e 15.060 derivano dal suo incarico politico) e il presidente del Consiglio Tania Paoltroni (ostetrica) con 35.795 euro di reddito (di cui 7.530 sono rappresentanti dall’indennità politica).

Scendendo un po’ ecco il vice sindaco Mirco Scorcelli geometra (34.310 euro) in compagnia di un altro geometra, Cino Cinelli (lista civica di maggioranza “Uniti per Antonio Bravi”), reddito dichiarato 30.062. Seguono Sergio Bartoli (Lista Civica di maggioranza “Idee in Comune”), dipendente con un reddito di 26.294 euro, il perito agrario Stefano Miccini (lista civica di maggioranza “Uniti per Antonio Bravi”) con 25.943 euro di reddito, Simone Simonacci (capogruppo Fratelli d’Italia), consulente aziendale con un reddito nel 2018 di 22.276 euro.

Fra i banchi del consiglio siedono anche un assicuratore, Benito Mariani, capogruppo della Lega (reddito 14.293 euro) e Carlotta Guzzini (gruppo consiliare “Vivere Recanati”), imprenditrice (reddito 12.196 euro). Con la tessera del PD in tasca ma fra i banchi della minoranza in Consiglio Andrea Marinelli (6.174 euro il reddito dichiarato) e Pierluca Trucchia, consigliere della Lega, che dal suo lavoro ha ricavato nel 2018 un reddito di 8.452 euro.

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21 commenti

  1. Vedendo i redditi didei consiglieri mi viene pensato che molti si sono dati alla politica per fame o perché non hanno niente di meglio da fare

  2. Sia chiaro, Dicendo che alcuni si mettono in politica per mangiare non volevo intenderlo in senso figurato o spregiativo. Conosco l’onestà dei consiglieri e ci metto la mano sul fuoco. Volevo solo dire appunto che la politica può divenire una fonte di reddito per chi non ha altre entrate. Certo però che il posto da consigliere comunale non può essere sufficiente ma può diventare un primo step verso altri traguardi che auguro sinceramente ai miei concittadini di destra e di sinistra

  3. Ci sono dei redditi bassi di alcuni consiglieri, ma come fanno a vivere con così poco? facciamo una colletta……

  4. Goffredo Natalucci on

    Certe cifre lasciano un po’ perplessi. Se il reddito di un professionista, per quel che risulta ufficialmente, è per metà circa derivante da “attività politica” ne consegue che quello strettamente di lavoro è veramente modesto, quasi quanto quello di un operaio o di un impiegato (se non di meno). Qualcosa non quadra, come sempre quando entrano in ballo le dichiarazioni fiscali nel Paese ha più alto indice di evasione ed elusione d’Europa.

  5. Ahahahahahahah!!
    Ahahahahahah!!
    Fratelli d’Italia avete tolto protagonismo alla Lega,doveva essere la Lega che guarda il pelo nell’uovo a far presente questa discrepanza nel non rispettare un regolamento!!
    Hai..hai…hai!!!
    Ahahahahahahahahahah!!

  6. Bene. Ottimo risultato. Ora potrebbe analizzare a fondo e prevedere un aiuto concreto economico da destinare ai consiglieri che purtroppo non arrivano a sbarcare il lunario. Con 6 mila – 8 mila euro non si vive. È sotto la soglia di povertà. Aiutiamoli. Magari con una piccola parte degli introiti di alcuni furbacchioni.

  7. Ma possibile che dobbiate sempre cercare di infierire contro i liberi professionisti non a ragione tra l’altro? Ma quanto siete invidiosi? Perché gli impiegati e gli operai non sono forse i nuovi ricchi? Bisogna guardare meglio il quadro economico attuale prima di parlare,e considerare le tasse,commisurare gli introiti alla competenza lo studio e il duro lavoro senza weekend liberi spesso sacrificando famiglia e vita personale, quindi se non si hanno conoscenze adeguate i pregiudizi stereotipati sono out ormai! Basta grazie.

    • Ma che basta!
      Ma che basta!
      Ma che basta!
      La verità la sai qual’è?
      Che l’operaio e l’impiegato ha le trattenute alla fonte e deve pagare fino all’ultimo centesimo e qualche volta in sede di 730 deve pagare anche conguagli mentre il professioni sta come dici te può evadere chiedendo:
      _Vuole la fattura e viene tanto altrimenti senza viene meno!
      Ovviamente a fronte di introiti alti si dichiara il minimo per pagare meno tasse!

    • Infierire contro i liberi professionisti non a ragione ? invidiosi? Gli impiegati e gli operai sono i nuovi ricchi? Commisurare gli introiti alla competenza lo studio e il duro lavoro senza weekend liberi spesso sacrificando famiglia e vita personale ?
      Ma quando mai? I pregiudizi stereotipati ce li hai tu dentro il cervello che a quanto pare ti lavora al contrario.
      Qualsiasi statistica seria li pone al primo posto nella classifica degli evasori.

      • basta chiedere la fattura e non voler risparmiare su iva ed importo. Gli evasori sono (anche) tutti quelli che non chiedono la fattura. Rimane il problema di fare lavorare, in senso letterale, i pubblici dipendenti che hanno stipendi non proprio da fame.

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