Nota del gruppo politico

“Nel 2020 le informazioni circolano molto rapidamente e l’accesso alla rete (tema su cui l’Italia presenta alcune criticità) consente di ricevere una gran mole di notizie.

Accade, così, di trovare su YouTube la registrazione della Santa Messa tenutasi lo scorso 27 ottobre presso la chiesa dell’Immacolata (disponibile al seguente link

https://youtu.be/4fwFnBFgy_Yhttps://youtu.be/4fwFnBFgy_Y)

Colpiscono, e non poco, le parole pronunciate da don Andrea Leonesi, vicario del Vescovo. Negazionismo, oscurantismo, maschilismo esasperato: quelle parole non nascondono una visione della società arcaica e patriarcale di fronte alla quale il silenzio e l’indifferenza non sono ammessi.

Si strizza l’occhio alla Polonia per la recente legge che limita il diritto all’interruzione di gravidanza e che ha portato molte donne e molti uomini a scendere in piazza in segno di protesta.

L’aborto non è un gioco né uno scherzo, è tutela della libertà di scelta e della salute delle donne che, in una situazione come quella polacca, non smetteranno certo di abortire, ma saranno costrette a farlo in maniera illegale, senza il rispetto di alcuna norma igienica e senza alcun tipo di controllo sanitario. Se c’è una battaglia che va combattuta in Italia, è quella per arrivare ad una piena attuazione della legge 194, non alla sua limitazione.

È raccapricciante il confronto tra l’aborto e la pedofilia, come se fosse davvero possibile scegliere un male minore, come se fosse normale confondere diritto e abuso.

Appaiono poi insostenibili le interpretazioni letterali dell’Antico Testamento sulla sottomissione della moglie al marito che, a sua volta, è a capo della moglie in un momento in cui il diritto della donna ad una vita autonoma porta fenomeni di violenza domestica e femminicidi.

La società evolve ed esiste una famiglia laddove ci sono amore e rispetto reciproco. Il giorno in cui la famiglia omosessuale sarà equiparata in tutto e per tutto a quella, per così dire, tradizionale vivremo sicuramente in una società più giusta.

Quando si pronunciano parole che tentano di ledere i diritti conquistati con le lotte e le rivendicazioni negli anni passati, che sminuiscono quasi con lo sberleffo i movimenti femministi, è necessario denunciare e non arretrare di un passo.

Sappiamo quanto complesso ed articolato sia il mondo cattolico e siamo sicur* che molte donne e molti uomini non sentano proprie le parole di don Andrea Leonesi, auspichiamo prese di distanza personali e collettive. La nostra è qui presente.

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19 commenti

  1. andrebbe prasa la distanza dalla sinistra italiana e non dal mondo clericale. La sinistra è la cosa piu disgraziata che un popolo può subire e che subisce tutti i giorni di sopportare i vostri reali tentativi di distruggere la soceta classica basata su famiglia naturale e fede

    • Società basata su famiglia naturale e fede?
      Ma tu lo sai che lo Stato è laico o sei rimasto ancora allo Stato Pontificio e al Papa Re?
      Ti hanno detto che, nel 1870, i bersaglieri sono entrati a Roma da Porta Pia e hanno posto fine al potere temporale dei Papi (sebbene esista ancora un piccolo lembo di territorio ancora sotto il loro potere)?
      Ragazzi, qui non si tratta di destra o sinistra, ma di ignoranza (nel senso di non conoscere) dei principi che regolano la vita dello Stato democratico.

  2. La società basata sulla famiglia classica. Casa e chiesa.
    La casa delle famiglie che sovvenzionano la chiesa dei cardinali che circuisce i fanciulli o che sperperano il denaro dei credenti con le escort.
    La sinistra non é così squallida.

  3. Goffredo Natalucci on

    La sinistra, nella storia della Repubblica Italiana, non ha mai preso le distanze da dittatori e regimi a dir poco “illiberali”, nonostante se ne conoscessero i piccoli e grandi misfatti, nonostante le voci del dissenso arrivassero forti fino al mondo occidentale e libero. La sinistra ha sempre cercato l’egemonia culturale ovunque, nella presunzione di essere la sola depositaria della verità in ogni campo: dalla scuola al sindacato, dai luoghi di lavoro alla cultura, dal cinema alla fabbrica, dall’informazione all’assistenza sociale. Ha sempre sofferto il confronto con la Chiesa, che magari avrebbe voluto più… accomodante in ogni espressione, fino a rinunciare ai propri principi. Don Leonesi non piace? Basta non ascoltarlo. Saranno i cattolici praticanti a giudicarlo, non altri.

  4. Visti i numeri di interruzioni volontarie di gravidanza in Italia (circa 90.000 nel 2018), si può affermare che l’aborto è la principale causa di morte. Altro che cancro, covid o malattie cardiovascolari.

      • In Italia ci sono 48.000 preti circa. Tutti pedofili? Certo, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Fa più rumore una sinistra che insiste su temi che non sussistono, che un popolo che si rimbocca le maniche a rendere questo mondo un po’ migliore. Fa più rumore un cafone che sgaggia, che un’assemblea che, in silenzio, va avanti. In parlamento, si parla più delle coppie omosessuali, che delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese.

  5. Che figuraccia, abbiamo la fortuna di abitare una delle regioni più belle d’Italia, sempre più sotto attenzione mediatico-turistica, ora dobbiamo vergognarci per le parole di due poveretti… La notizia è arrivata ai media nazionali, oltre a sentire questo Don Andrea dobbiamo anche far parlare il vescovello adesso…
    Il diritto all’aborto è una conquista della donna. La sottomissione della donna all’uomo è un concetto perlomeno ridicolo. TUTTI SABATO alla manifestazione di protesta a Macerata.

  6. Che titolo cretino.
    Più che sinistra italiana è più di mezza Italia (se non tre quarti) a contestare la ormai famigerata omelia, basta alzare un po’ gli occhi dalle solite strumentalizzazioni di Radio Erre.

    • abbiamo solo riportato un comunicato di Sinistra Italiana di Macerata. Nessuna strumentalizzazione caro lettore con i paraocchi!

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