Immagine di copertina: Marc Chagall, The lovers – Grenade, 1962
La cattedrale
di Jessica Vesprini
Dalle giornate di sole, alla pioggia
che scivola sulla polvere, sui tetti
il mio cuore è trafitto dalle possibilità.
Sotto i tappeti scoperti,
tutto intorno i cipressi delle campagne
dei dipinti delle botteghe.
I nostri odori sparsi,
sono la mia gioia solitaria
del mio sangue che pulsa
nascosto là negli orti lontani
delle profonde fantasie di colline
come indegno sacrario
o tra i seni delle Sibille avvolti nelle vesti.
Tutto è invaso dal passato,
scene incasellate come un vecchio film di pietra.
Noi siamo elemento nuovo invece
come la festa involuta del vento
e l’improvvisazione dei capelli sui parapetti.
Tra le accecanti bellezze,
tra le morti superbe dei grandi re
Io ti vedo presente e in movimento.
Allora i miei passi
liberamente ti vanno imitando
per camminare insieme.
Così tante parole sento legate
nella meraviglia cruda,
altra dolce devastazione,
che scendiamo nelle piazze
appagati come nell’amore.
Tra il lento rientrare del mondo
risplendo di gioie infantili,
mentre imparo a poco a poco la vicenda umana,
raccontata dalla cattedrale,
chino il mio capo sulla tua spalla, sorridendo.