Pubblichiamo il comunicato del direttivo del Pd di Recanati. Nella seconda parte c’è un forte attacco, anche se non viene mai citato il nome, a Francesco Fiordomo, in risposta la suo comunicato uscito ieri.

“Difficile commentare un risultato elettorale marchigiano così duro nei numeri e nei risvolti. Resta a due giorni dallo spoglio una profonda amarezza solo parzialmente mitigata da un esito nazionale al contrario incoraggiante che ha visto il PD consolidarsi come primo partito e vincere in regioni chiave come la Toscana, la Campania e soprattutto la Puglia, dove addirittura Italia Viva aveva spaccato il fronte del centrosinistra presentando un proprio candidato con l’intento fortunatamente fallito di non far eleggere Emiliano. Tornando alle  Marche di certo sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà in questa campagna elettorale e che la partita sarebbe stata davvero complicata, del resto, quando non si conferma un Governatore uscente, non è certo un bel segnale ed è più che evidente che qualcosa, tanto a livello amministrativo quanto a livello politico, non sia andato per il verso giusto.

Ora occorre ripartire, ricostruire e fare tesoro degli errori commessi, senza autocritica non si va da nessuna parte.

Intanto però vogliamo ringraziare Maurizio Mangialardi, candidato valido, che si è battuto come un leone, ma che ha pagato il contesto sfavorevole, figlio di tanti errori e della conseguente voglia di cambiamento dei cittadini. Ringraziamo Roberta Pennacchioni che  ha risposto all’appello del partito provinciale che chiedeva la sua candidatura autorevole per rafforzare il consenso del centrosinistra nella terza città per ordine di abitanti del maceratese e pur  sedendo in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione e non beneficiando dunque di alcuna facile leva elettorale, è andata oltre le 500 preferenze in città, con un partito che ha superato le 1400.

Ora deve aprirsi una fase nuova, che parta però dall’analisi degli errori fatti e che arrivi ad un progetto di ricostruzione di lungo termine, un progetto lungimirante ed ambizioso, forti della tenuta del PD in tante zone d’Italia e dei successi ottenuti.

Per cambiare una casa però, per rinnovarla, in quella casa occorre starci, e non scappare per poi recriminare, criticare, attaccare.

Comprendiamo la grande delusione di chi credeva fortemente di poter entrare in consiglio regionale e non ce l’ha fatta, ma questo legittimo sentimento non può ancora una volta tramutarsi in rabbia e odio verso il Partito Democratico. Non è possibile continuare ancora una volta a raccontare la favola del buono contro i cattivi, del bene contro il male. Basta!

Se qualcuno fosse stato più lungimirante e non avesse assecondato i propri rabbiosi istinti, magari oggi sarebbe consigliere regionale tra le fila del Partito Democratico, invece resta a casa, ma non per colpa dei cattivi fantasmi democratici, piuttosto perchè alla politica ha preferito le guerre personali e l’adesione ad un progetto politico nato morto.

Basta con l’odio, basta con le guerre personali, si può perdere, si può vincere, ma la politica deve restare al di sopra delle beghe personali, la politica deve volare alto e saper ricostruire sempre, anche nei momenti più difficili.

Il Partito Democratico cittadino  già da settimane sta cercando di ricostruire un clima sereno, attraverso il coinvolgimento di tutti gli iscritti, dei simpatizzanti, degli elettori dell’attuale maggioranza cittadina ed ora guarda con preoccupazione a quei numeri che sono emersi dalle urne perché dicono che pur volendo unire tutti i consensi raccolti dal centrosinistra questo sarebbe minoritario in città. Avendo apprezzato l’equidistanza mantenuta dal sindaco Antonio Bravi in relazione a tutti i candidati che sostenevano il progetto Mangialardi, pensiamo  che proprio da lui possa partire la spinta verso un percorso di riavvicinamento e di consolidamento di tutto il campo del centrosinistra recanatese fino a renderlo competitivo, in termini sia di proposte che di radicamento, per fronteggiare questo dilagare di consensi verso destra.

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28 commenti

  1. Iniziata la guerra per bande.
    Ho comprato le noccioline, birra in frigo … adesso godiamoci lo spettacolo.
    Ah Marinelli che parla di vittoria nazionale , probabilmente si serve dallo stesso oste di Zingaretti/. Il vino bisogna comprarlo buono perché quello cattivo fa acidità.
    Un’altra cosuccia: la miracolata da Fiordomo tale Rita Soccio che per beghe interne legate alle nomine, fa il voltafaccia, adesso sarà sacrificata?
    L’avatar Sindaco dice di no. Ma il vero sindaco magari si incazza…

  2. Italiano arrabbiato on

    Eccone un altro! Il moralista che un anno fa ha preso 1000 voti che non sono serviti a un bel niente, e oggi sta qui a raccontare balle!!!
    Solo balle!
    Il PD secondo questo signore risulta un partito “vincente” ma credo che abbia la memoria corta ,quando 5 anni fa la sinistra (pd )comandava14 regioni mentre oggi solo 5!!!!!
    E mi viene a parlare di regioni chiave come la Toscana?
    Ma mi faccia il piacere! !!!!!

  3. In Puglia e in Campania è colpa di chi ha riesumato quei due cadaveri di Fitto e Caldoro
    per il centro destra era assolutamente impossibile vincere con quelle due personalità.

  4. E sì Andrea, è proprio vero che ci sono colpe ma sono di tutti, sia di quelli che sono rimasti nel PD e sia di quelli che ne sono fuoriusciti. L’esame di coscienza lo dovete fare un po’ tutti e prima lo fate, meglio è. E’ ora che Fiordomo prenda altre strade, perché qui a Recanati si è abbondantemente bruciato, checché lui ne dica.

    • Non ti risulta che Fiordomo é un assessore A Recanati? per niente bruciato(1200 e rotti fedelissimi), che continua senza problemi sulla sua strada e checche tu ne dici se ne fotte di Marinelli della Soccio e di chi come te non capisce nulla di politica? e non solo?

      • Fiordomo fa l’assessore per chiamata e non perché alle ultime comunali sia stato eletto.
        E’ stato la scambio di favori tra lui e Antonio Bravi.
        Solo che questa volta, nonostante i 1200 voti, sono stati troppo pochi i recatesi che gli hanno dato ancora fiducia.

  5. Goffredo Natalucci on

    Gentile Professor Marinelli, forse c’è un particolare che le sfugge e che la sua lunga militanza nel PD (e versioni precedenti) non riesce a farle cogliere: la Marche sono finite in mano al centrodestra, dopo 25 anni di governo a guida PD e dopo 50 anni di governi di centrosinistra.
    Credo che questo sia un “capolavoro politico” di rara qualità (“un’eccellenza” direbbe il vostro mancato presidente) e ciò lo si deve ai troppi errori fatti, a cominciare dal credere che i ras del partito (a ogni livello) fossero autosufficienti, che non avessero bisogno di ascoltare e confrontarsi con i militanti e ancor meno con i cittadini. C’è chi osserva che le Marche sono diventate inconsistenti in ogni settore, al punto che anche ora che si commenta e analizza il voto, la sua clamorosa vicenda non viene affatto considerata. Il PD è stato vittima della sua storica presunzione di rappresentare comunque il meglio, pretendendo di avere alleati-vassalli nei passaggi elettorali e credendo di essere depositario delle uniche soluzioni per i diversi problemi del territorio.
    La sanità è stata la vostra Caporetto, per dire e anche oggi che quel settore va ripensato dal profondo, direi demolito e ricostruito ex novo, non avete più la forza di rivedere un modello inefficace, che lascia intere fasce di territorio e ampie fette di cittadini, spesso anziani – privi dei servizi indispensabili perchè tutto va concentrato negli “ospedaloni” provinciali disegnati sui desideri di piccoli e grandi baroni locali. Non mancando di favorire la sanità privata, mediante miriadi di convenzioni per la medicina specialistica, la diagnostica, le analisi cliniche.
    Il turismo è rimasto fermo a 30-40 anni fa, tanto che in questa regione non si riesce a organizzare un evento di richiamo che non siano quelli da “divertimentificio” in salsa riminese. Anche l’anniversario della morte di Raffaello è praticamente sfuggito (al netto dei condizionamenti da Covid-19), relegato a un fatto urbinate o poco più.
    Poi ci sono le incompiute stradali e poi l’incolmabile errore della gestione post- terremoto, che si è cercato di coprire con la litania della burocrazia, senza muovere un dito verso il governo nazionale affinchè adottasse procedure davvero snelle e veloci, affinchè si potesse reclutare il personale necessario a esaminare le pratiche di ricostruzione.
    Dovete ripensare TUTTA la vostra politica regionale se volete risalire dal baratro. Per questo occorrerebbe un congresso. Ma questa è una pratica che oggi ai ras del partito non piace, perchè i partecipanti boccerebbero tante scelte che avete fatto e che i cittadini non hanno condiviso. I ras preferiscono il dibattito fasullo con Facebook, con Twitter e via elencando. MA QUESTO NON E’ LA POLITICA:

    • Pienamente d’accordo. Direi di più: è ora che i “berluscones” più accaniti del PD si facciano da parte. Solo le Marche si sono accodate alla Lombardia nella rivalutazione della figura di Bertolaso. Certe relazioni andrebbero tagliate e per essere tagliate bisogna che cadano quelle persone che quelle politiche le hanno scelte.

  6. Gianni Bonfili on

    Molte vicende oggi nascono dallo sbandamento,dalla confusione,dall’incertezza,dalla paura provocate dalla crisi dell’attuale modello di sviluppo economico.
    La politica,aspetto che riguarda in particolare le formazioni di sinistra,pur nei diversi avvicendamenti generali che ci sono stati,non ha saputo proporre modelli alternativi di respiro,non è stata capace di progettare,ed ha ripiegato verso pratiche non proprio esaltanti.
    Indispensabile cambiare radicalmente registro per tornare a pensare in grande,come avvenuto nelle svolte epocali,e pure molto in fretta perchè l’orizzonte si fa sempre più scuro.

      • Gianni Bonfili on

        Quindi? Evidente l’urgenza di tornare a trattare nel merito i veri nodi politici generali,anzichè perdersi in avvilenti diatribe personali,anche se quelli presentano difficoltà non lievi.Recanati non è l’ombelico del mondo ,nonostante le sue vecchie glorie.

        • Neanche per sogno. Trattare? Con chi? Vecchie glorie? Quali? Diatribe personali? Non ci faccia ridere. L’uno é assessore in carica, ex sindaco, con curriculum e risultati che coprono di ridicolo l’altro!

          • Non sa ribattere alla realtà dei fatti. I marziani sono solo nella sua testa. O forse sono i fantasmi del socialismo fallito.

    • Le analisi… planetarie non servono. Sono come “pestare l’acqua nel mortaio” e non aiutano a cambiare metodo, a rinnovare uomini e donne, a guardare in faccia le questioni e a risolverle. Nemmeno il Papa le fa più. Amen.

  7. Ahahahahahahahahah!!
    Fiordomo è arrivato primo a Recanati invece la vostra candidata dopo tutta quella pubblicità in radio,manifesti,apericene e chi più ne ha più ne metta…quanti voti ha preso?
    Quindi qua se vogliamo fare un analisi i numeri ci danno le risposte,azzerare il PD Recanatese!!!
    Italia Viva vive e vegeta il PD è in debacle!
    Magari aggiornatevi in comunicazione che in politica serve.
    Ed una cosa te la voglio dire,da quando hai accettato interviste da Beccacece mi 6 svalutato

  8. Da tempo sono stato deluso dai 5 stelle e dal PD.
    Se dai primi mi aspettavo tanto e cioè quanto promettevano, dal PD mi aspettavo un vero ritorno alle radici, cioè la battaglia per i lavoratori e per il lavoro, invece sia a livello nazionale, che comunale ha prevalso la storia e la figura personale, che non ha dato nemmeno un buon risultato.
    Qui a Recanati l’uomo di punta era colui che per suo narcisismo ha cambiato partito spaccando il PD. Può aver raggiunto notevoli voti in città grazie al suo entourage, ramificazioni e favoritismi ma solo con un partito forte poteva agognate a diventare un consigliere, ma lui dice di essere ostinato e questo è un pregio, ma come difetti ha l’arroganza e la vendetta, che in politica non servono

  9. Bravo professor Marinelli, ha fatto un’analisi politicamente corretta e di buonsenso perché per poter ” arginare” le destre c’e’
    bisogno di mettere da parte i personalismi (sempre dannosi) , unire le diverse anime del centrosinistra, smussando gli angoli per un grande obiettivo… essere nuovamente vicini alla gente! Cosa che non succede più nel PD, ma nemmeno in Italia viva nonostante gli slogan triti e banali urlati dal candidato recanatese che si spaccia come il nuovo moralizzatore senza macchia. Purtroppo, leggendo i commenti e la replica di italia viva , penso che per Recanati sia lontanissima la possibilità di una reunion !

    • Pier Matteo di Paganata on

      Venga lei ad arbitrare!
      Se Marinelli fosse stato bravo a quest’ora avevamo un sindaco del PD invece si ritrova all’opposizione con la vecchia NOMENKLATURA che alle regionali prende percentuali pari alla percentuale di grassi in uno yogurt magro!
      Ahahahahahahah!!
      Che spiritoso che sono…e sono anche vescovo!

  10. Forse quando il PD avrà preso lo 0% a Recanati finalmente Marinelli e co. ci faranno il piacere di dimettersi. Avete capito che non piacere più a nessuno?Come lo devono dire i recanatesi?

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