Il Covid è costato alle Marche una perdita di 7.623 posti di lavoro, pari all’1,2 per cento dei 635.379 occupati. E’ questo il calo registrato tra aprile e luglio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A pagare il conto del virus sono stati soprattutto gli uomini (-6.247) mentre le donne che hanno perso il lavoro sono state solo 1.376. ad affermarlo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Istat. Ma il dato che fa più riflettere è il dimezzamento delle persone in cerca di lavoro. I disoccupati iscritti alle liste di collocamento, che nel secondo trimestre del 2020, hanno cercato un’occupazione, sono stati 31.033 rispetto ai 64.853 dell’anno precedente (-33.820 pari al 52,1 per cento).

Di conseguenza la forza lavoro marchigiana scende da 700.232 a 658.789 (-41.443).

In aumento gli inattivi “scoraggiati”, ossia quelli che non cercano ma sarebbero disponibili a lavorare. Sono passati da 19.787 a 23.684 (+3.897). Alla fine della giostra il tasso di disoccupazione scende da 9,3 a un improbabile 4,7 per cento. Ma è solo una illusione ottica. Non sono diminuiti i disoccupati. Più semplicemente, chiusi in casa e scoraggiati dal Covid, con le aziende in lockdown, hanno rinunciato a cercare un lavoro e sono usciti dalle statistiche della forza lavoro.

Tra gli occupati marchigiani, mentre aumentano in agricoltura ( +3.643) e rimangono pressochè stabili nell’industria (1.152), crollano nel commercio, alberghi e ristoranti (-18.052). Infine, mentre i dipendenti crescono di 4.442 unità, i lavoratori autonomi escono dal lockdown con 12.066 occupati in meno, pari al 7,4 per cento.

Rispetto alle altre regioni, le dinamiche marchigiane mostrano una notevole capacità di tenuta occupazionale: meglio delle Marche, difatti, fa solo l’Abruzzo (occupati: -0,6%) mentre regioni a forte presenza di micro e piccole imprese come Emilia Romagna e Veneto, registrano diminuzioni occupazionali ben più decise.

“Di fronte a questo scenario” afferma il segretario Cna Marche Otello Gregorini “servono incentivi all’occupazione e al reimpiego, rafforzamento e qualificazione delle competenze. Occorre favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e va favorito l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso un costante monitoraggio, da parte della Regione, del mercato del lavoro. Inoltre occorre consentire, a chi ha perso il lavoro di potersi riqualificare per trovare nuove occupazioni”

L’OCCUPAZIONE NELLE MARCHE – le dinamiche TENDENZIALI (variazioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente)                                                                                                                                                                     

TRIMESTRE 2019 II 2020 II var. ass var.%
forza lavoro 700.232 658.789 -41.443 -5,9
di cui uomini 391.810 368.325 -23.485 -6,0
di cui donne 308.422 290.464 -17.958 -5,8
Occupati 635.379 627.756 -7.623 -1,2
di cui uomini 359.955 353.708 -6.247 -1,7
di cui donne 275.424 274.048 -1.376 -0,5
Disoccupati 64.853 31.033 -33.820 -52,1
di cui uomini 31.855 14.617 -17.238 -54,1
di cui donne 32.998 16.416 -16.582 -50,3
disoccupati senza precedenti esperienze 10.309 6.836 -3.473 -33,7
di cui uomini 5.265 2.254 -3.011 -57,2
di cui donne 5.044 4.582 -462 -9,2
inattivi scoraggiati (“non cercano ma disponibili a lavorare”) 19.787 23.684 3.897 19,7
di cui uomini 7.009 8.083 1.074 15,3
di cui donne 12.778 15.601 2.823 22,1
tasso di attività 71,7 67,7 -4,0
tasso di occupazione 15-64 anni 64,9 64,4 -0,5
tasso disoccupazione 9,3 4,7 -4,6

 

 

 

 

 Alcune caratteristiche degli occupati 2019 II 2020 II var. ass var.%
occupati agricoltura 17.359 21.002 3.643 21,0
occupati industria 223.989 224.297 308 0,1
di cui industria in senso stretto (manifatture) 190.674 189.522 -1.152 -0,6
di cui costruzioni 33.316 34.775 1.459 4,4
occupati servizi 394.031 382.457 -11.574 -2,9
di cui commercio alberghi e ristoranti 122.864 104.812 -18.052 -14,7
Totale 635.379 627.756 -7.623 -1,2
         
occupati dipendenti 472.702 477.144 4.442 0,9
occupati indipendenti 162.678 150.612 -12.066 -7,4

Fonte: elaborazione Centro Studi Cna su dati Istat

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forze di lavoro e non forze di lavoro – variazione % tendenziale (II trim2019 / II trim2020) per regione

     FORZE DI LAVORO NON FORZE DI LAVORO POPOLAZIONE
  Occupati Persone in cerca di occupazione Totale Non cercano ma disponibili a lavorare Totale
 
 
 
Piemonte -3,4 -4,6 -3,5 8,9 2,3 -0,4
Valle d’Aosta -5,6 -27,2 -7,1 13,5 6,4 -0,1
Lombardia -2,4 -26,0 -3,7 26,3 4,1 0,4
Trentino -3,2 1,1 -3,0 88,8 3,3 0,2
Veneto -3,2 -19,8 -4,1 30,5 3,7 0,0
Friuli -2,3 -9,1 -2,7 -14,7 1,5 -0,4
Liguria -4,1 -25,8 -6,1 2,4 3,8 -0,6
Emilia R. -3,3 -7,9 -3,5 -14,0 3,6 0,1
Toscana -2,3 -26,1 -4,0 4,7 3,1 -0,2
Umbria -2,9 -34,4 -5,6 22,4 4,2 -0,3
Marche -1,7 -54,1 -6,0 15,3 6,0 -0,4
Lazio -3,7 -39,4 -7,2 20,1 5,7 -0,3
Abruzzo -0,6 -43,4 -5,3 -8,8 3,0 -0,5
Molise -3,5 -65,7 -11,8 53,2 6,7 -1,0
Campania -5,3 -23,0 -8,8 8,0 4,5 -0,3
Puglia -5,4 -17,6 -7,1 18,4 3,3 -0,5
Basilicata -3,7 -30,3 -6,3 0,5 2,2 -1,1
Calabria -8,1 -17,5 -10,1 -26,3 3,9 -1,2
Sicilia -5,5 -30,0 -10,4 -1,6 4,5 -0,7
Sardegna -6,3 -35,1 -10,5 -4,8 7,0 -0,5
ITALIA -3,6 -25,4 -5,7 7,3 4,0 -0,2

Fonte: elaborazione Centro Studi Cna su dati Istat

 

 

 

 

 

 

 

 

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