Ha chiuso i battenti la prima tabaccheria della città di Recanati. La licenza dei Monopoli di Stato porta il numero uno ed è in pieno centro storico, precisamente in Corso Persiani, a 20 metri da piazza Leopardi. Da alcuni giorni serrande abbassate e sulla porta d’ingresso un cartello con la scritta “cessazione attività”. Il titolare ha provato a superare la crisi, che ha colpito da tempo gli esercizi pubblici, in modo particolare quelli del centro storico, ma a dare il colpo di grazia è stato il Covid-19.

Per tre mesi la storica tabaccheria ha lavorato per pochi clienti, quelli costretti ad uscire di casa per le necessità improrogabili. Poi, alla ripresa si è registrato un afflusso minore di gente rispetto al passato, che già non assicurava la copertura delle spese e un guadagno da giustificare 12 ore di lavoro al giorno. Che la crisi del commercio abbia da tempo investito anche le tabaccherie è ormai noto. Non è raro imbattersi in cartelli vendesi o in annunci di nei siti web dedicati.

In Corso Persiani sono molti i negozi che, nel frattempo, hanno chiuso i battenti. Ultimamente anche un altro locale storico, il Merletto, ha preferito migrare in periferia, vicino ad un supermercato, con la speranza che fra parcheggi e maggiore afflusso di gente possa, in qualche modo, riprendere gli affari che nel centro storico erano crollati. Colpa dell’inacessibilità del centro cittadino per i cittadini, costretti alla sosta a pagamento nei parcheggi limitrofi, e della chiusura o riduzione di uffici pubblici.

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11 commenti

  1. Ma quale crisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
    Quale crisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
    L’attività commerciale come tutta l’imprenditoria richiedono capacità,saperci fare con la gente e avere idee.
    Tengo a precisare che a Recanati esistono Tabaccherie che ci vanno avanti in tre famiglie…forse perché ci sanno fare!

    • Perché visto che parli tanto non vieni tu ad aprire un negozio a Recanati? Sembri Briatore da come parli, dai fai rifiorire il commercio recanatese!!! Capisciò.

    • Visto che parli in questo modo e che quasi tutti i commercianti che hanno abbassato le serrande guarda caso tutti nel centro storico perché non la rilevi tu l’attività che sei tanto bravo. Da come parli neanche tu neanche una settimana Rimani aperto, e ti ricordo anche che quella tabaccheria neanche in un anno ha cambiato 2 proprietà quindi tutti incompetenti? Aggiungo che chi ha gestitol’ultima gestione erano bravissime persone. Ho fatto diverse operazioni e non ho avuto assolutamente nessun tipo di problema veloci e educati, dai aspetto la tua prossima apertura.

    • O capisciò, forse non hai capito che si tratta di una tabaccheria e che data la natura dell’attività, uno non si può inventare proprio niente!!! E poichè il problema investe tutte le attività del centro storico, non certo solo questa, il problema non possono essere i conduttori dei negozi, ma è chiaro che va cercato altrove.

  2. Evidentemente tutti i commercianti del centro storico di Recanati sono degli incompetenti. Questo è il risultato della politica dell’amministrazione comunale con tutte le sue norme assurde sui parcheggi.

  3. Il centro storico non funziona più il problema dei parcheggi ne è la prima ragione.
    Quando si poteva parcheggiare in piazza (sicuramente molto più brutta dell’attuale ma più funzionale) le attività erano floride.
    Poi i centri commerciali e internet hanno definitivamente cambiato il commercio.
    Certo è che se parliamo di un sali e tabacchi il problema è solo il parcheggio.

  4. Yuri Paoletti on

    Io penso che i motivi sono molteplici, il primo di carattere culturale, l’apertura dei centri commerciali, la maggiore mobilitazione delle persone lo spostamento verso le zone costiere, secondo motivo le tasse, 30/40 anni fa nessuno le pagava, finanziamenti a fondo perduto, ecc. era molto più facile sopravvivere. Tutti i centri storici si stanno svuotando, la gente preferisce comprare su Amazon o Ebay, i giovani stanno sui social e non escono più, quindi la questione non è essere bravo o meno, non è neanche dovuta alla politica locale è un fenomeno culturale, certo la politica nazionale qualcosa in più potrebbe farlo ma poi molto dipende da noi.

    • Goffredo Natalucci on

      Un’analisi un po’… confusa, uno zabaione di idee. Comunque un’Amministrazione comunale capace e vera, se governa una cittadina con un centro storico importante, dovrebbe preoccuparsi di farlo vivere tutti i giorni dell’anno, guardando con attenzione massima al commercio e perciò alla possibilità dei residenti di vivere “nel” centro storico. Un centro storico museo non serve a nessuno.

    • Vorrei sapere se lei compra le sigarette e le caramelle su Amazon, ma su …per favore! La tabaccheria vende generi che costano poco, quindi il parcheggio a pagamento influisce eccome. Nè è difficile capirlo: se pago un euro le caramelle e un euro il parcheggio, è chiaro che vado a comprare altrove le caramelle. Mi pare francamente un’analisi raffazzonata la sua.

  5. Uno dei motivi che potrebbe portare alla chiusura delle attività commerciali presso il centro storico, potrebbe essere l esigua quantità di parcheggi e il suo costo: persino a P. Recanati in piena stagione il costo e’ inferiore.

  6. anna maria fedeli on

    Il Centro storico di Recanati viene usato come palcoscenico per molte iniziative politiche, culturali, sociali, sportive, umanitarie, etc. alcune delle quali molto valide. Però sembra che l’Amministrazione Comunale si dimentichi che il Centro storico per continuare a essere il gioello che è deve essere continuamente oggetto di manutenzioni e ristrutturazioni che restano completamente a carico dei temerari proprietari ( pur essendo operazioni di pura affezione e completamente antieconomiche). Ebbene questa Amministrazione non trova da fare di meglio che vessare gli audaci con tariffe di occupazione suolo pubblico del tutto folli, che impedire ai tecnici di parcheggiare nei pressi del cantiere, che ostacolare addirittura le operazioni di carico/scarico dei materiali che già devono essere portati con mezzi di trasporto leggeri a causa della larghezza dei vicoli.

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