Recentemente si fa un gran parlare della futura discarica provinciale di Macerata, ed ecco che, per racimolare qualche voto, numerosi politici si promuovono come difensori del territorio dell’ultima ora e cercano soluzioni alternative vecchie di 50 anni.

Mi riferisco a chi pensa di sostituire la discarica con un inceneritore o termo-valorizzatore, come in genere viene chiamato per indolcire la pillola, tralasciando però alcuni particolari.

Primo che, poiché la massa si conserva e non si può distruggere, il termo-valorizzatore non elimina la discarica ma al contrario ne crea tre: una in aria (che ci respiriamo), una in terra (equivalente se non peggiore di quella che si vorrebbe evitare), una in acqua (con le acque reflue); per avere evidenza di questo basterebbe che questi politici leggessero quanto riportato nero su bianco nel Piano d’Ambito provinciale per la gestione dei rifiuti.

Secondo che le tre discariche generate dai termo-valorizzatori generano pressioni ambientali enormi che persistono per decine e decine di anni con rischi per la salute di notevolissima preoccupazione.

Terzo che il termo-valorizzatore, senza incentivi pagati con le nostre tasse, non si sostiene economicamente e che quindi come sistema Paese non ci fa arricchire ma al contrario ci impoverisce.

Quarto che il termo-valorizzatore è in antitesi al percorso virtuoso delle 3R (riduzione, riuso, riciclo) in quanto perennemente affamato di rifiuti e che quindi se fosse realizzato presto o tardi vanificherebbe tutti gli sforzi fino ad ora compiuti in quella direzione.

Il giusto stupore dei cittadini che si sono svegliati con la notizia della discarica provinciale sotto casa è colpa di una insufficiente partecipazione democratica che l’ATA e la Provincia avrebbero dovuto mettere in piedi prima di individuare i 70 possibili siti idonei; qui a mio avviso l’errore più grave.

Personalmente rifuggo dalla demagogia elettorale sicuro che l’unica via possibile da percorrere sia quella dell’economia circolare verso la quale dobbiamo accelerare e non retrocedere puntando verso un futuro sostenibile e non verso la preistoria come qualche politico, poco informato e per nulla competente, vorrebbe farci regredire.

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4 commenti

  1. Luca Falzetti on

    L’ex grillino dimostra una conoscenza superficiale del funzionamento dei termovalorizzatori/inceneritori e non rinuncia al solito allarmismo, magari un po’ più… educato, per evitare una risposta seria e circostanziata sulla questione. Comunque, al di là di questo aspetto, visto che lui è un consigliere regionale uscente, perchè non ha l’onesta intellettuale e politica di spiegarci com’è andata questa vicenda delle nuove discariche, che linee d’azione ha stabilito la Regione, come lui ha votato su questi punti?

  2. Cosa vuole che dica…! Sta li per lo stipendio, ogni tanto dice qualcosa…tanto per far vedere che esiste…per il resto!?

  3. Sandro Bisonni on

    Caro anonimo credo che lei si sia distratto infatti sono stato il più produttivo con il 100% di presenze e ben 239 atti presentati con 35 leggi di cui 20 come primo firmatario e 20 leggi approvate, numeri che nessun altro ha. Lei è proprio in malafede.
    Sul termovalorizzatore glisso, perché sono solo 15 anni che me ne occupo, spero che Falsetti ne sappia più di me.

    https://www.consiglio.marche.it/istituzione/consiglieri/scheda.php?consigliere=753&leg=X

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