CE SENTI CERQUA? (detto popolare marchigiano).
Lungo il corso del fiume Potenza, e precisamente nel tratto che va dalla foce alla frazione Molino Gatti (Potenza Picena), sono in corso lavori di sistemazione per ridurre il rischio idraulico.
Il lavoro, che prevede una spesa di quasi un milione di Euro, è realizzato dalla Regione Marche e finanziato con fondi strutturali Europei .

Sin qui tutto bene, se non fosse che l’opera comporta l’abbattimento di decine di querce.
Attualmente l’attività di “deforestazione” sta interessando il tratto che va dal maneggio Andrea al Camping Paradise, ed a farne le spese sono alberi secolari.

Pare che il progetto ne preveda il taglio al fine di evitare che, cadendo, possano fare da paramento al normale deflusso delle acque, sebbene appaia poco probabile che, alberi che hanno resistito alle piene per secoli, siano improvvisamente diventati una minaccia. Seguendo una cultura contadina millenaria le querce vengono messe a dimora ai lati dei fiumi per consolidare le sponde e per rallentare la velocità dell’ acqua, e dunque la forza erosiva, in caso di esondazione. Inoltre la vegetazione, offrendo resistenza alla corrente, ritarda la corrivazione delle acque attenuando i picchi di piena.

Il danno enorme alla biodiversità non colpisce solo il settore botanico, ma incide anche su tutto il patrimonio faunistico caratteristico di quell’ambiente.

La nostra perplessità, rispetto a quanto si sta realizzando è assoluta, ed avvieremo immediatamente una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli di questa storia assurda.

querce tagliate lungo l’argine del fiume Potenza
querce tagliate lungo l’argine del fiume Potenza
querce tagliate lungo l’argine del fiume Potenza
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1 commento

  1. Corvo parlante on

    Senza parole, e con i soldi dei cittadini e l’approvazione della regione marche. Dove sono gli ambientalisti, i verdi, legambiente e il WWF? Tutti troppo impegnati ad occuparsi della deforestazione dell’Amazzonia? Un enorme grazie a uniti per Porto Recanati. Ovviamente la giunta di Porto Recanati come sempre ha altri impegni. Di questo lavoro c’è da ringraziare anche l’udc e Luca Marconi che circa un anno fa plaudeva all’incarico dato dalla regione ad una ditta di Napoli per sistemare gli argini. Siamo un paese di barbari e ci meritiamo questi politici.

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