Sono sei mesi che non ci esibiamo di fronte ad un pubblico, sono  commosso… voi non vi rendete conto che gioia  sto provando a vedervi perché quello che fa la musica e’ il pubblico

Così Gaetano Curreri ha salutato il pubblico nel  ritorno al grande live degli Stadio nella serata di esordio di “Voi come Noi”, dopo la data zero sul tetto del Sant’Orsola di Bologna sul web,  a Lunaria, la rassegna estiva di Musicultura, dove la parola incontra la musica nella celebre piazza Giacomo Leopardi a Recanati.

“Questo è uno spettacolo nato per ringraziare tutte le persone che si sono battute contro  il Coronavirus, cantiamo per chi ha lottato contro la paura e la pandemia-  ha raccontato Gaetano Curreri –  Ezio Nannipieri ci ha convinti a portarlo qui di fronte a voi. Ed è per questo che ringraziamo Musicultura per il grande lavoro che fanno: organizzare un concerto così in questo momento è una cosa molto difficile e importante. Soprattutto perché i musicisti hanno bisogno di pubblico e i ragazzi dello staff hanno bisogno di lavorare!”

La poesia e la grande musica degli Stadio hanno infiammato i cuori del grande pubblico rigenerandolo in una vera e propria  catarsi liberatoria dalle ansie dei mesi pregressi.

Sulle note dei più grandi successi della band tra cui  Un disperato bisogno d’amore,  Sorprendimi, Ballando al buio, Un giorno mi dirai, Acqua e saponeAllo stadioLa faccia delle donne e Grande figlio di puttana,  gli Stadio hanno regalato due ore di  concerto indimenticabile, arricchito da duetti con contributi video di tanti amici come Noemi, Vasco Rossi, Paolo Fresu e il Solis String Quartet

“Siamo davanti alla statua di uno dei più grandi poeti al mondo, Giacomo Leopardi, noi abbiamo a che fare spesso con la poesia, un mezzo che comunica dritto al cuore e  fa viaggiare il pensiero con l’anima: dedico questa canzone a Leopardi e ad un altro grande poeta con cui l’ho scritta, Roberto Roversi

Così Curreri  ha introdotto Chiedi chi erano i Beatles e via di seguito con l’onda di Generazione di Fenomeni, la  canzone che riassume alla perfezione l’esercito di medici e infermieri che ha combattuto strenuamente per arginare la pandemia di Coronavirus, a loro dedicata dalla band.

Tra i bis la canzone di Lucio Dalla La sera dei miracoli  e il gran finale tra gli applausi del pubblico in piedi ed entusiasta  con Stabiliamo un contatto.

Gaetano Curreri
Sindaco Bravi, Gaetano Curreri e Enzo Nannipieri

 

 

 

 

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11 commenti

  1. Da rivedere il distanziamento. Anche il sistema di prenotazione non è un granché. Bisogna limitare i posti riservabili a chi ne fa richiesta, che poi tanto non ci vanno tutti.

  2. Per ‘Io c’ero): Prima di montare in cattedra, occorre (cioè bisogna: non sostantivo ma verbo, costruito personalmente alla 3^ persona singolare) studiare!

      • È vero, il saccente che ribatte piccato sul bisogna, dobbiamo dire che è corretto dire si tratti di un sostantivo. Poi come afferma lui…il piccato, si può anche considerare verbo. La sostanza e la correttezza del pensiero non cambiano. Bisogna che se ne fa una ragione. Difensore fallito.

    • bisogna

      /bi·ṣó·gna/

      LETT.

      sostantivo femminile

      1.

      Faccenda, lavoro cui è necessario provvedere.

      2.

      Occorrenza, bisogno, necessità.

      “sopperire alla b.”

  3. Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire … prima di fare il copia-incolla da internet occorre (sempre sinonimo di ‘bisogna’, verbo) capire ciò di cui si parla/scrive, in primis inserendo la parola nel contesto (ossia la frase) nel cui ambito è stata pronunciata e non prendendola a sé stante … evidentemente è troppo difficile distinguere tra sostantivo e verbo, ma mi rendo conto che l’analisi grammaticale, ammesso e non concesso che i ‘saputelli’ che hanno replicato sappiano di che si tratta, occorre (sempre sinonimo di ‘bisogna’, verbo) studiarla.
    I ‘leoni da tastiera’ potranno sopperire alle proprie evidenti lacune digitando su google ‘analisi grammaticale significato’ e scopriranno che oltre ai sostantivi, ci sono gli articoli, gli aggettivi, i pronomi e … udite udirìte, anche i verbi!
    D’altronde un vecchio adagio, qui assai puntuale, insegna che “L’ignoranza è madre dell’arroganza” …

  4. Secondo la teoria delle 12h27 anche “ho letto un libro” vede -letto- come sostantivo….è il luogo dove si dorme. E giusto per esser chiari, “bisogna se ne FACCIA una ragione”. Non giocate con il fuoco che vi fate male…

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