Lunedì 20 luglio su Radio Erre è stata trasmessa in diretta la riunione del Consiglio comunale di Porto Recanati durante la quale è stata affrontata anche la questione della mostra Mia Martini/Claudio Cintoli. Ho potuto ascoltarla dal link solo oggi 22 luglio.

Non per polemica, che di norma rifuggo, ma per essere ancor più chiaro se mai non lo fossi stato nei miei più recenti interventi verbali e scritti sull’argomento, desidero, spero per l’ultima volta, analizzare e puntualizzare quanto segue:

  •  patrocinare un evento significa condividerne in toto progettualità ed esecuzione e quindi assumerne con l’ente organizzatore le responsabilità conseguenti.
  • lo scarico di responsabilità sull’accaduto (mancati coinvolgimento e invito agli eredi dell’artista Claudio Cintoli) tra l’Amministrazione comunale nella persona dell’Assessore alla cultura Sig.ra Angelica Sabbatini e il Consigliere Michele Bianchi prima, e tra lo stesso Assessore e l’Ente organizzatore dell’evento poi, non è sembrato un episodio edificante e comunque non consono alle cariche pubbliche ricoperte.
  • la responsabilità del mancato invito alla famiglia, a mio modo di vedere, non può attribuirsi al Bianchi (che – per inciso – non conosco né lui conosce me) per il semplice motivo per cui doveva essere un preciso compito dell’ Amministrazione patrocinante, o di questa assieme all’ Ente organizzatore o in un’eventuale ipotesi minimale, solo di quest’ultimo tenere i necessari contatti con i Cintoli.
  • quanto ne è derivato non è una questione di dovuta e mancata considerazione di una persona per ragioni anagrafiche: se fossi giovane come l’Assessore o anche di più, nulla sarebbe cambiato; ma è una incomprensibile dimenticanza che contravviene – come ho già detto più volte – a una precisa norma di legge: è un diritto per gli eredi di un artista, consolidato da una prassi costante, curarne la memoria e l’immagine pubblica, questo è il punto chiave che non si è voluto comprendere.
  • non voglio dilungarmi oltre su questa stucchevole polemica perché chi ha voluto capire quanto da me sostenuto lo ha già fatto, per chi non ha capito me ne farò una ragione. Prendo atto delle scuse presentate dall’ Assessore e le accetto pur se parziali non considerando tutti gli aspetti della vicenda.

Comunque se l’Assessore volesse conoscermi per approfondire ulteriormente il caso che io ritengo al momento chiuso, sono disponibile e l’Assessore sa come rintracciarmi visto che ha dichiarato di conoscere il mio indirizzo.

 

Grazie per il tempo dedicato.

Cordiali saluti.

Gian Carlo Cintoli

 

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