nota di Sauro Pigini, Movimento 5 Stelle di Porto Recanati

Un team di ricercatori dell’Università britannica di Cambridge ha pubblicato, sulla rivista Nature Communications, uno studio dal quale risulta che il cervello utilizzerebbe la GABA (Acido Gamma-AmminoButirrico) come un meccanismo per rimuovere dalla mente ricordi spiacevoli, pensieri negativi e stress.

È questa una notizia fornitami da un amico, nel corso di una conversazione di lavoro, che però, penso, mi abbia dato la chiave di lettura di un commento che gira sui social.

Un commento relativo alla sentenza del TAR del Lazio, con la quale lo stesso TAR ha sentenziato l’annullamento della V.I.A. per il progetto di Rigassificatore galleggiante di Porto Recanati.

Chi ha scritto il commento ha dimenticato di dire che è stato prorogato Il decreto di VIA del Rigassificatore di Falconara e che anche per il gigantesco impianto di Stoccaggio Gas di San Benedetto del Tronto il proponente ha richiesto la proroga.

Al contrario, per la V.I.A. ottenuta nel 2011 da GDF Suez non è stata richiesta alcuna proroga e di conseguenza il provvedimento, oggetto del ricorso, ha perso ormai ogni efficacia.

Ergo, le Amministrazioni Comunali e soprattutto i cittadini di quella che è una delle più belle coste dell’Adriatico e d’Italia, hanno vinto la loro battaglia innanzi tutto per la tutela della vita loro e di quella delle prossime generazioni. Io sono stato uno dei protagonisti di quella magnifica stagione nella quale si sono ritrovate tante persone che, pur nelle loro diversità, avevano un sogno in comune: DIFENDERE IL LORO DIRITTO A VIVERE SENZA L’INCUBO DI CONDIVIDERE LA LORO VITA CON UNA BOMBA ECOLOGICA QUALE È E RESTA UN RIGASSIFICATORE GALLEGGIANTE.

E che fosse un problema serio lo hanno capito anche tutte le amministrazioni comunali dell’area turistica del Conero, i cui rappresentanti hanno saputo resistere alle lusinghe, certamente lecite, di una società di capitali il cui fine è quello di produrre utili. Non a caso tutte si sono costituite contro il decreto ministeriale di concessione della V.I.A..

Tutte tranne quella di Porto Recanati, che ha ritenuto di poter barattare la salute e l’integrità fisica dei cittadini rivieraschi per ipotetici 50 posti di lavoro ed una indennità di 5 milioni di euro. 5 milioni a fronte della “sterilizzazione” dell’acqua di mare utilizzata negli impianti, con pesanti conseguenze ambientali, rispetto al quale Fiumarella, Musone e Potenza diventano acqua della salute.

Ed infatti la GDF Suez ottenne la V.I.A. grazie al Comune di Porto Recanati, tramite il PARERE FAVOREVOLE al progetto espresso durante la Conferenza dei Servizi del 14 Luglio 2008, e la Delibera di Giunta Municipale N. 94 del 11 Luglio 2008, che rappresenta Atto di Indirizzo della Giunta. Delibera approvata ad unanimità di voti, resi palesemente dal Sindaco: FABBRACCI GLAUCO e dagli Assessori: PISCITELLI Salvatore, UBALDI Rosalba, PERUGINI Marone, ATTACCALITE Roberto, LEONARDI Elena.

Pareri mai revocati dal Comune di Porto Recanati.

Carta canta! Tutto il resto sono parole al vento, intendimenti politici velleitari e letteralmente profanazione del diritto ad una corretta informazione da parte dei cittadini di Porto Recanati e della Riviera del Conero.

La Sicurezza e la Salute sono beni pubblici: la responsabilità nel preservarli e difenderli è missione primaria delle istituzioni, a tutti i livelli. Queste premesse, che sono imposte dalla Costituzione, regolate dalla Legge, e dimostrate tutti i giorni, non sono sempre chiare a livello istituzionale: troppo spesso si dimentica che il cittadino non è soggetto passivo ma sovrano, non è solo utente ma anche attore.

Per quanto riguarda i rapporti forniti da Valerio Cozzani dell’Università di Bologna, io stesso a suo tempo ho personalmente invitato in più occasioni i nostri amministratori ad un’attenta lettura degli scenari valutati e delle conseguenze risultanti, considerando le successive revisioni dei calcoli rilasciati. Certi elaborati erano un po’ come i foglietti illustrativi di quelle medicine, che, dopo averli letti, non le prendi più e butti via la scatola.

Per non parlare del Biologo De Carlo, inchiodato da Petro Feliciotti per la sua micidiale incompetenza, quando indicava un valore di 14 tonnellate invece delle 14000 tonnellate di acqua marina che venivano sterilizzate ogni ora dagli impianti della nave rigassificatrice.

L’esito di questa vicenda ci ricorda che gli anticorpi democratici agiscono a lungo termine, ma inevitabilmente agiscono nel paese reale, perché nessuna simulazione politica può cancellare la realtà.

Mi permetto di concludere con una considerazione che, pur non proveniente da alcuna famosa università, ritengo fermamente contenga una verità difficilmente contestabile: da quando l’ignoranza è divenuta un punto di vista, essere stupidi è un diritto, ma non bisogna abusarne.

Sauro Pigini

Porto Recanati, 4 luglio 2020

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3 commenti

  1. Grazie, 5 milioni di volte grazie. Per aver annullato quel sorriso perenne e beffardo ostentato fino a ieri dalla signora dei sassolini.

  2. Ario Roncitelli on

    Il TAR ha dichiarato decaduto, perciò inefficace, il decreto di V.I.A. del Ministero dell’Ambiente, rilasciato nel 2011. In questa maniera è crollata “l’intera pratica”, come dicono i burocrati. Se Gaz de France vuole davvero installare quel rigassificatore, deve ricominciare tutto da capo. A questo non si sfugge. E’ questa la SOLA VERITA’ al momento.
    E’ frutto di INTELLIGENZA politica comprendere quando parlare o quando stare zitti davanti ai risultati INCONTROVERTIBILI di una vicenda pubblica. Qui i cittadini (ma anche 8 Comuni che non sono semplici comparse come qualcuno a Porto Recanati in questi giorni vuol far intendere) hanno VINTO una guerra a beneficio di TUTTI. Ne prendano atto TUTTI. In silenzio. Senza fantasticare di “manipolazioni” del giudizio, come va tanto di moda oggi quando si parla di magistrati. Perchè anche per le sconfitte occorre INTELLIGENZA, bellezza.

  3. Sono contento che il rigassificatore non si faccia, ma facciano attenzione i signori ecologisti. Se vogliamo continuare a muoverci, a scaldarci, a lavarci, a vestirci, a mangiare come facciamo ora, l’energia serve. Ricordiamoci che l’Italia disse no al nucleare ma compriamo energia elettrica da Paesi che l’energia nucleare la producono e poi ce la vendono. Il costo dell’energia in Italia, per privati e mondo produttivo, è il più alto d’Europa se non del mondo e questo affossa ulteriormente una economia già depressa. Quindi urge un piano per la produzione di energie alternative che in Italia sono ancora una simpatica eccezione.

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