E’ stato condannato a 24 mesi di reclusione, con le attenuanti prevalenti, e senza sospensione condizionale, visto che ha anche altre condanne, che sta già scontando al carcere di Montacuto, il recanatese Mirco Marchesini, oggi 45enne, ex infermiere. L’accusa era di rapina per i fatti accaduti in uno chalet di Porto Recanati, nel giugno del 2011.
L’uomo, 36enne all’epoca, era stato protagonista di una discussione violenta con la sua ex da cui voleva indietro l’anello di fidanzamento visto che ormai l’amore fra i due si era concluso. La lite, a cui hanno assistito diversi testimoni, è presto degenerata e l’uomo avrebbe spinto la ragazza contro un’auto dandole un pugno e poi le avrebbe sfilato violentemente l’anello dal dito. Da qui la denuncia per rapina da parte della donna che in tribunale ha sostenuto che quell’anello era un regalo di sua madre e non di lui.
A favore dell’uomo ha testimoniato la madre assicurando di aver acquistato lei l’anello e di avere anche la ricevuta dell’acquisto. Anche i testimoni hanno riferito di non aver sentito la giovane rimarcare la diversa proprietà dell’anello ed è per questo che l’avvocato difensore del Marchesini, Vando Scheggia ha già annunciato l’appello perché per lui al massimo si poteva ipotizzare non una rapina, ma un caso di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
