Si è definitivamente conclusa la stagione 2019-20 per il Villa Musone. La F.I.G.C. ha decretato la fine dei campionati e quindi questa annata rimane “a metà”. Ovviamente la questione è valida anche per il settore giovanile, dove purtroppo i giovani villans non hanno potuto portare a termine i rispettivi i campionati. In attesa di poter riprendere l’attività in assoluta sicurezza, tracciamo un bilancio dell’annata sportiva con il responsabile tecnico del settore giovanile Davide Finocchi.

– Ciao Davide, si è conclusa quindi l’annata sportiva. Un tuo bilancio in merito?

“Diciamo che per l’attività annuale possiamo fare un resoconto a metà: infatti una stagione giovanile la valuti bene alla fine e sono importanti gli ultimi mesi, purtroppo quando è arrivato lo stop eravamo nel bel mezzo della fase cruciale dei campionati. In particolare con gli Allievi eravamo ampiamente in testa nella seconda fase provinciale, con un gruppo costruito piano piano e con tanto lavoro da parte di mister Capitanelli. Sicuramente qualche soddisfazione sportiva ci avrebbe fatto piacere prenderla, però cose più gravi hanno interrotto tutto. Detto ciò comunque è stata una stagione positiva, visto che per il terzo anno consecutivo siamo stati riconosciuti come Scuola Calcio e vorrei sottolineare il grande lavoro svolto da parte di tutti quanti, perchè parliamo di un lavoro importante, con tanto sacrificio da parte di tutta la società. Io e il presidente ci abbiamo creduto sempre, perchè questo è il DNA del Villa Musone ovvero lavorare puntando sempre alla qualità. Fino a quando si è giocato abbiamo svolto un lavoro scrupoloso, certosino e per l’appunto di qualità. Per questo ringrazio tutti gli allenatori, da quelli degli Allievi a quelli dei più piccolini, oltre al maestro di tecnica ed ai preparatori dei portieri per il loro prezioso lavoro. Lavorando di squadra si ottengono sempre dei risultati positivi. Ora l’obiettivo è quello di migliorarci perchè con questa idea potremo crescere ulteriormente”.

– Si è parlato di una possibile ripartenza del settore giovanile scolastico, anche se si attende un protocollo definitivo dal CTS.

“Dalle prime indiscrezioni che si sono lette, per una società dilettantistica come la nostra si parla di norme inapplicabili. Non sono ben chiare le responsabilità a cui vanno incontro i presidenti, inoltre si richiede per esempio l’igienizzazione ogni giorno degli impianti, entrate ed uscite separate degli atleti, la distanza di sicurezza dei bambini e la presenza di un medico, per citarne alcune. In queste condizioni bisogna solo aspettare che le situazioni cambino e che ci si possa tornare ad allenare in sicurezza, riprendendo in modo adeguato. Mi dispiace molto per i nostri ragazzi ma ora come ora non ci sono le condizioni per riprendere. Quando sarà possibile saremo ben lieti di ripartire con la nostra attività”.

Come vedi il futuro per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti?

“Per le prime squadre forse per Agosto si riuscirà a far ripartire in sicurezza l’attività, ma per il settore giovanile scolastico penso che si riprenderà più in avanti”.

 

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