Va avanti la progettazione della nuova strada di collegamento tra la zona industriale Squartabue di Recanati e la zona Acquaviva di Castelfidardo.

Dopo l’affidamento all’arch. Cristiana Pepa di Recanati dell’incarico di redigere il progetto di fattibilità tecnico-economica, dietro un compenso lordo di 8.900 euro e al geom. Fabrizio Cingolani, sempre di Recanati, quello del rilievo topografico dell’area interessata in questi giorni (compenso lordo 1.890 euro), il dirigente del servizio ha deliberato nuovi incarichi professionali.

La redazione della relazione per la verifica preliminare dell’interesse archeologico è stata affidata alla Società Cooperativa Archeolab di Macerata (compenso lordo 1.830 euro), quella geologica al geologo Fabio Lattanzi di Urbisaglia (onorario lordo 3.927 euro) e, infine, alla ditta Geodrill Sas di Bassani Valeriano & C. di Cerreto d’Esi è stato affidato il compito delle indagini geognostiche finalizzate alla redazione della relazione geologica (compenso lordo 1.830 euro).

Il progetto, come si ricorderà, è finanziato nell’ambito dei riparti nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020. Per infrastrutture e ambiente, infatti, alle Marche vennero assegnati 132,8 milioni di euro di cui 3 serviranno appunto per la realizzazione del collegamento viario fra le zone industriali di Castelfidardo, Loreto e Recanati con la strada statale 16. Per il tratto di competenza del Comune di Recanati è stata stanziata la somma di 850 mila euro.

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