In una situazione normale, a maggio, in quinta elementare, si pensa a come festeggiare la fine dell’anno scolastico per dare un giusto epilogo ad un’esperienza che gli alunni, le insegnanti e…perché no, anche noi genitori, avremo per sempre nel cuore.

Quest’anno, purtroppo, non è così, la pandemia ed il lockdown che ne è conseguito, ci hanno costretti a stare lontano da tutti e dalla quella scuola che per 5 anni è stata un po’ la seconda casa dei nostri bambini. In questi mesi abbiamo visto gli sguardi malinconici dei nostri ragazzi che tradivano una grande tristezza, da un giorno all’altro la loro vita è stata stravolta. Nei mesi hanno nascosto in fondo al cuore domande inespresse, “quando ricomincia la scuola?”,“quando potrò rivedere i miei compagni, le mie maestre?”, “riusciremo a rivederci un’ultima volta?”.

Noi genitori non potevamo assistere inermi a questa silenziosa sconfitta dei loro entusiasmi e ci siamo accorti che l’esigenza di salvaguardare “l’ultimo giorno di quinta elementare” non era soltanto nostra, ma accomunava un po’ tutti gli animi di chi ha visto i propri figli frequentare il quinto anno della scuola primaria.

Abbiamo letto sui social e nei giornali l’appello di due scuole di Napoli, la “Quarati” e la “De Amicis”, quello del PD di Roma, quello di una scuola della Sardegna al proprio Presidente e magari ci saranno tante altre lettere scritte e non pubblicate. Sembra che anche la Vice Ministra Ascani si stia interrogando su come consentire agli alunni di fine ciclo di potersi salutare. Di fronte a questo desiderio condiviso nel nostro Paese ci siamo detti che era necessario ed opportuno fare qualcosa anche noi genitori della quinta classe della Scuola Primaria LE GRAZIE -I.C. BADALONI di Recanati per unirci al coro unanime di richieste, volte a chi potrebbe permettere ai nostri figli un ultimo saluto.

Tutto ciò ci ha spinto a scrivere una lettera inviata nei giorni scorsi al Ministro dell’Istruzione ed al Presidente della regione Marche, che di seguito riportiamo:

Spett.le
Ministra Lucia Azzolina
Presidente Luca Ceriscioli

Onorevole Ministra, Egregio Presidente Ceriscioli
in qualità di genitori della classe V della Scuola Primaria “Le Grazie” dell’ Istituto Comprensivo N. Badaloni
di Recanati, vorremmo chiedere la possibilità per i bambini della nostra classe, di salutarsi a scuola tra
compagni ed insegnanti, prima di chiudere questa fase lunga e importante della loro vita; il tutto dopo un
anno scolastico spezzato all’improvviso, a causa del coronavirus.

Pensiamo che i nostri bambini dovrebbero vivere un momento di passaggio importante non solo per la
crescita e lo sviluppo personale, ma anche per rafforzare quel sentimento di affetto e fiducia instaurato in
questi anni a scuola.

Noi genitori in questi giorni, abbiamo percepito e condiviso questa necessità vedendo lo stato d’animo dei
nostri bambini i quali, dopo l’interruzione improvvisa della loro routine quotidiana nei primi giorni di marzo, sentono il bisogno di recuperare progressivamente la dimensione affettiva e relazionale di cui la scuola è il centro. Hanno 10/11 anni, per loro avere almeno un ultimo giorno o qualche ora di scuola, sarebbe molto positivo; hanno il diritto di vivere “l’ultima campanella”, la gioia della fine della scuola mista alle lacrime dell’addio ai compagni e alle maestre, alle quali tengono tantissimo.
Sono entrati in prima elementare talmente piccoli da non riuscire nemmeno a scandire bene tutte le parole
ed il 4 Marzo, sono usciti dalle aule pensando di rientrare entro qualche settimana con la convinzione che lì tra quei banchi, sarebbero tornati per potersi salutare ed abbracciare ancora.

Oggi, dopo due mesi, hanno invece scoperto che non torneranno più in quella scuola e che non potranno di
certo salutare amici ed insegnanti. Duro colpo per chi ha vissuto nella speranza di superare la crisi e rientrare in quell’aula che per cinque anni è stata luogo di crescita, confronto e gioco; sono tristi i nostri figli a questo pensiero, essi sentono la mancanza dei compagni e degli insegnanti, manca loro il potersi confrontare tra bambini, le risate, le preoccupazioni per un compito e le amicizie, ma stanno portando avanti la didattica a distanza con serietà, costanza ed impegno. Si sono chiusi in casa da più di due mesi senza batter ciglio, meglio e più responsabilmente di tanti adulti, capendo la situazione e forse imparando anche ad apprezzare ciò che prima era considerato scontato e noioso.

Vi chiediamo ora che si tenga conto delle loro emozioni, si potrebbe prevedere un incontro all’aperto con
delle tempistiche precise, mascherine, guanti e distanza: nel plesso c’è solo una quinta elementare ed
abbiamo un grande giardino che permetterebbe di mantenere la distanza, per cui non sarà un problema
mettere in atto tutte le norme e le regole previste e necessarie, in questa fase della pandemia

Vi assicuriamo responsabilità e massima attenzione e Vi saremo grati se poteste darci questa opportunità.

A nome dei genitori della classe V Le Grazie-Recanati
La rappresentante di classe 

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10 commenti

  1. illusi, come si fa a tenere a distanza i bambini? in giro è pieno di mamme e bimbi che si parlano da vicino e senza mascherina. ricordiamoci che siamo stati due mesi sul divano, non in guerra. bravi, bell’esempio

  2. Ma davvero avete voglia di salutare le maestre, con tutte le raffiche di compiti che ci lasciano, e con noi genitori costretti a diventare maestri 3-4 ore al giorno??? Ma che metodo di studio hanno insegnato ai ragazzi? Quello di avere una lavagna virtuale, sulla quale compaiono i compiti alle ore più disparate, per i giorni più disparati? Quello di avere un genitore a fianco che ti fa lezione e ti costringe a stare fermo alla scrivania per 4 ore? Ogni volta che mia figlia apre WeSchool è un’angoscia, come quella di dover spalare una montagna con un cucchiaino.

    • come pensava di andare avanti stando a casa? si, noi abbiamo voglia di salutarle perché sono state estremamente importanti per i nostri figli….mi spiace per lei

  3. ai bimbi non interessa nulla di festeggiare l’ultimo giorno di scuola, interessa alle mamme che devono fare pubblic relation. Ma vi rendete conto a cosa esponete i vostri filgli? La scuola per loro è finita due mesi fa.

  4. babbo di un bambino di quinta babbo commerciante mamma che lavora in un istituto molto delicato a contatto di persone con endicap . potrei mandare secondo la scienza mio figlio a fare baldoria con gli amici di scuola.
    Fatemi capire.

  5. Invece di fare polemiche sterili, e parlo come mamma di una bambina di 5 elementare che non vede l ora di rivedere quelle insegnanti e i compagni di scuola con cui è stato condiviso un percorso insieme durato 5 anni…mi sembra lecito e giusto chiedere….! Non siamo genitori che mandano i figli allo sbando..ma cerchiamo di fare vivere un momento adottando tutte le precauzioni che la situazione comporta! Credetemi parlo anche da infermiera quando vi dico che rispettano le regole più i bambini che i grandi!!!

    • se sei infermiera allora saprai che quello che proponete mette a rischio la salute dei vostri figli. Non si tratta di chi rispetta meglio le regole, ma , appunto, di rispettarle e quello che chiedete non le rispetta

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