Se n’è andato questa mattina all’età di 83 anni Domenico Foglia, detto Dumè, un pezzo di storia della città e, in modo particolare, del quartiere di Castelnuovo. Un commerciante che sino all’ultimo ha tenuto aperto la sua attività, insieme a sua moglie Rosina: la bottega di ferramenta, una delle più vecchie della città che si apriva in un modesto quanto antico locale ai piedi della Piaggia di Castelnuovo. Per il quartiere è considerato un’istituzione.

Il suo negozio l’ho acquistò nel 1961, in un periodo in cui Castelnuovo era considerato il cardine trainante dell’economia dell’intera città ed aveva la clientela che proveniva anche dai paesi vicini oltre ad essere un punto di riferimento per le allora numerose e fiorenti piccole attività industriali ed artigianali del territorio. Dumè non buttava via nulla e da lui potevi trovare prodotti di ferramenta che erano ormai fuori produzione da anni, riuscendo così ad accontentare anche le richieste più strane. Ci si incantava a vederlo trafficare nel suo negozio tra bollette, viti ed attrezzi vari per non parlare dell’immancabile carta di giornale utilizzata per incartare quello che si era acquistato.

Foglia lascia la moglie Rosina e i figli Stefano e Mario. I funerali si svolgeranno domani alle ore 16 presso il civico cimitero.

Tante sui social le attestazioni di affetto nei confronti della sua famiglia e i ricordi dell’uomo e della sua bottega.

Domenico Foglia e la moglie Rosina
Domenico Foglia con la moglie Rosina e i figli Stefano e Mario
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5 commenti

  1. “….vederlo trafficare nel suo negozio tra bollette, viti ed attrezzi vari…”.
    Dumé de Foglia lo conoscevamo tutti ed è veramente un altro pezzo di Recanati che se ne va; però non trafficava con le “bollette” ma con dei particolari chiodi chiamati “bullette”.
    Condoglianze alla famiglia.

  2. Quanti anni ci hai tenuto compagnia caro Domenico;e quante volte ci hai aiutato quando eravamo in difficoltà. Tu eri sempre lì che trafficavi nel tuo negozio o parlavi con i tuoi amici. Poi Rosina si affacciava e ti avvisava che il pranzo era pronto;allora chiudevi la porta ma prima alzavi la mano per salutarci. Ciao Domenico……

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