Che senso ha la ztl a Pasqua se siamo tutti costretti in casa? Se lo chiedono i pochi automobilisti che hanno bisogno dell’auto per raggiungere magari la farmacia di turno o l’edicolante aperto. Eppure, giunti all’ingresso di Corso Persiani o del varco elettronico di Porta Marina, s’imbattono davanti lo schermo con la scritta luminosa che gli intima l’alt perché nel giorno festivo il centro storico è off limits alle auto e a qualsiasi altro mezzo, meno che alle bici che non hanno ancora la targa. Che fanno? Chiamano la polizia municipale per ottenere il permesso o confidano sul buon senso degli addetti al controllo e violano il divieto? Se la ztl è stata posta per dare modo, almeno di domenica, ai pedoni di godere del passeggio senza incorrere nel pericolo di essere investiti o di prendersi la loro buona dose di miscele velenose, che escono dai tubi di scarico delle auto, allora siamo precipitati purtroppo in un altro mondo. Preferiamo pensare, invece, che il permanere del divieto sia solo frutto della dimenticanza degli addetti ai lavori di sospendere il meccanismo elettronico già predisposto da tempo e che scatta automaticamente ad ogni inizio di festa raccomandata dal calendario cristiano e laico.

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6 commenti

  1. Già serve poco o nulla nei giorni feriali e festivi visto la vitalità del centro storico figuriamoci di questi periodi.
    Speriamo lo levino definitivamente

  2. Giovanni Bonfili on

    Segnalazione opportuna,ma senza troppa polemica.Di polemiche gratuite ne abbiamo piene le tasche. Nemmeno fossimo in tempi normali!

  3. Dal COVID spesso si guarisce ma dalla stupidità (madre della ZTL con queste modalità) non si guarisce, spesso ci si nasce e quasi sicuramente ci si muore.

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