Il silenzio irreale che avvolge il piccolo cimitero di Chiarino è rotto solo dal rumore di pietre che si staccano e cadono a terra. È lo scenario che si è trovata davanti una cittadina di Porto Recanati durante una visita: tombe in stato di abbandono, la chiesetta interna aperta e non messa in sicurezza, muri pericolanti. Scioccata, ha girato un video e lo ha consegnato ai carabinieri di Recanati, riaccendendo l’attenzione su una ferita aperta da anni.

Da tempo i residenti della frazione di campagna recanatese denunciano una situazione che ha ormai superato i limiti dell’incuria. «Non è messo male, ma malissimo», racconta un abitante. «I fornetti stanno crollando, i loculi si spaccano, tutto è lasciato a se stesso da anni». Il filmato, diventato virale, ha riportato alla luce una realtà che molti conoscono ma che nessuno ha mai affrontato davvero.

Ora, però, qualcosa sembra muoversi. L’amministrazione comunale guidata da Emanuele Pepa ha stanziato un mutuo da 200mila euro per intervenire non solo su Chiarino, ma anche sui cimiteri rurali di Santa Croce e Bagnolo. Le gare d’appalto sono previste per maggio, con l’obiettivo di chiudere i cantieri entro novembre.

«Si è sempre andati avanti con manutenzioni ordinarie, senza mai affrontare i veri problemi», spiega l’assessore Sabrina Bertini. «Ora invece abbiamo deciso di fare un investimento serio». Un cambio di passo atteso da anni, che potrebbe segnare l’inizio di un recupero necessario, non solo dal punto di vista strutturale ma anche simbolico.

A ricordare quanto poco si sia fatto finora, bastano i numeri: l’ultimo intervento rilevante risale al 2018, con l’asfaltatura della strada d’accesso costata 15mila euro. Dal 1° gennaio 2025, inoltre, la gestione e il decoro dei cimiteri comunali – compresi quelli rurali – è passata alla ditta Marche Servizi S.r.l. di Macerata, con un contratto triennale da quasi 98.000 euro.

Intanto, le tariffe restano invariate: da 550 a oltre 1.800 euro a seconda del loculo. Prezzi che, di fronte allo stato attuale di abbandono, sembrano un paradosso difficile da giustificare.

video girato da una ragazza di Porto Recanati

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