Oggi abbiamo il piacere di parlare con Antonello Loreto, coordinatore dell’evento che celebra la serie del maggiore Aldo Morosini, creata da Giorgio Ballario. Si tratta di una saga di sette romanzi gialli che trasportano il lettore nell’Africa Orientale Italiana degli anni ’30, durante il periodo coloniale. Al centro della narrazione c’è Aldo Morosini, un ufficiale dei Carabinieri Reali, che si troverà a risolvere misteriosi crimini in un contesto ricco di tensioni politiche, sociali e culturali.
Ballario, con la sua penna affilata e ben documentata, ci regala una visione complessa della storia coloniale italiana dove la figura di Morosini emerge come quella di un uomo diviso tra il dovere e la coscienza, incastrato tra le esigenze del regime e il fascino di una terra esotica e misteriosa.
Ogni romanzo è un giallo ben strutturato, con indagini ricche di colpi di scena.
Morosini è un protagonista sfaccettato, diviso tra dovere, coscienza e il fascino di una terra lontana e affascinante.
All’interno di ogni romanzo, Ballario fa intervenire personaggi storici realmente vissuti e che hanno avuto a che fare con l’Africa Orientale Italiana, dal tenente Amedeo Guillet ( il comandante Diavolo, il Lawrence d’Arabia italiano) a Pietro Ferrero a Renato Carosone a Mario Gramsci, fratello di Antonio.
L’incontro con lo scrittore è in programma venerdì 7 febbraio presso il vecchio granaio di Villa Colloredo Mels. A seguire alle ore 20.30, al ristorante CalaLaPasta cena con piatti tipici della cucina eritrea.
Antonello Loreto, in qualità di coordinatore dell’evento, approfondirà i temi centrali della saga, discutendo come i romanzi siano stati accolti dal pubblico e quale impatto abbia avuto la serie nel contesto culturale e storico. Inoltre, ci parlerà delle particolarità dell’ambientazione africana e di come il personaggio di Morosini sia stato concepito per affrontare un periodo storico così turbolento, ma anche affascinante, dell’Africa Orientale Italiana.
3 commenti
capisce oh
Non preoccupatevi per la capienza
Basterà ed avanzerà
La kultura a destra non è di casa
cioè fatemi capire. prima lo spiegone dove costui coordina e poi tutti a cena al ristorante di famiglia?
meravigliosi